Occupazioni abusive a Roma, blitz in un palazzo Ater usato come rifugio: sgomberati italiani e stranieri

Sgombero a Laurentino 38, liberato il "quinto ponte". Proteste degli occupati che scendono in piazza

Occupazioni abusive a Roma, blitz in un palazzo Ater usato come rifugio: sgomberati italiani e stranieri
di Luisa Urbani
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 08:04

Lo avevano annunciato e in una settimana sono passati dalle parole ai fatti. Ieri mattina la polizia locale di Roma è intervenuta per sgomberare il quinto ponte del Laurentino 38, occupato da diverso tempo da alcune famiglie italiane e straniere. Gli agenti del Gruppo sicurezza sociale urbana e dell'unità Sicurezza pubblica emergenziale dando seguito ai decreti di rilascio da parte di Ater hanno liberato ben otto locali che venivano usati come rifugio. Secondo quanto previsto dai decreti, inizialmente le unità immobiliari dovevano essere tre, ma nel corso dell'operazione hanno notato altre zone occupate. E così gli agenti hanno mandato via sei persone che sono state denunciate per occupazione abusiva. Si tratta di quattro donne, tre italiane e una bulgara, che hanno tra i 40 e i 50 anni e due ragazzi italiani rispettivamente di 18 e 20 anni.

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LA RIQUALIFICAZIONE

Terminato il lavoro degli agenti e svuotati tutti i locali, il personale Ater è subito intervenuto per avviare i lavori di riqualificazione delle strutture nella speranza di scongiurare future occupazioni che possano nuovamente interrompere la ristrutturazione e mettere a rischio un investimento da oltre 7 milioni di euro.

Diversi infatti gli interventi che già in passato erano stati messi in atto per liberare la struttura, ma nonostante gli sforzi alcune famiglie continuavano a vivere lì.

 

Solo ieri la struttura è stata liberata del tutto facendo così ripartire i lavori. Da sei mesi, infatti, il cantiere era completamente fermo. Tra le motivazioni, oltre a una serie di questioni economiche, anche la presenza degli occupanti abusivi che non consentivano agli operai di lavorare. Da qui la richiesta dei vertici Ater di un intervento urgente da parte della polizia locale per consentire all'azienda di rientrare in possesso degli immobili e proseguire i lavori per rigenerare l'intera area del Laurentino 38, oggi Laurentino Fonte Ostiense.

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LE REAZIONI

Un'operazione che si è svolta tra le proteste di un gruppo di manifestanti che, poche ore dopo lo sgombero, è sceso in piazza per chiedere che venissero trovate soluzioni abitative per le sei persone mandate via da lì. Sul posto sono intervenute anche la polizia di Stato e la Sala operativa sociale di Roma Capitale che si è attivata per offrire assistenza. Una delle occupanti, una donna bulgara di 50 anni, è stata infatti trasferita in un alloggio temporaneo del Comune. Ma se da una parte c'è chi ha protestato dall'altra c'è chi ha gioito per la ripresa dei lavori di riqualificazione, attesi da anni da diversi abitanti della zona, preoccupati anche per il degrado e la criminalità sempre più diffusi nel quartiere.

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