Evasione Le indagini delle Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria hanno consentito di ricostruire i passaggi della cessione dell'intera proprietà del noto albergo, avvenuta nel 2008, tra una famiglia di imprenditori capitolini e un importante gruppo alberghiero partenopeo, occultando al fisco la sostanziosa plusvalenza (differenza positiva tra il valore delle quote sociali e il prezzo di vendita), pari ad oltre 89 milioni di euro. Infatti, era stata orchestrata l'interposizione, tra gli imprenditori capitolini che cedevano l'immobile e l'acquirente partenopeo, di una società fiduciaria inglese, le cui quote azionarie inoltre sono state conferite ad un trust con sede in Nuova Zelanda, paese avente un regime di fiscalità privilegiata, sul cui conto corrente presso una banca di Ginevra è pervenuto il bonifico relativo al corrispettivo dichiarato della vendita, pari ad oltre 92 milioni di euro.
15 milioni La plusvalenza è stata così realizzata dalla società estera la quale era tenuta a un regime fiscale inferiore a quello italiano.
In questo modo i tre avrebbero nascosto al fisco italiano redditi per 15 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma.
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