Quando i carabinieri li hanno affiancati in auto, i due hanno pensato subito di avere a che fare con i "soliti" tossicodipendenti. Gente che arriva da ogni angolo di Roma sicura di trovare quel che cerca, anche semplicemente facendo un giro in macchina. Uno spinello poi, da queste parti, proprio non si nega a nessuno. Ma quando i due nordafricani hanno capito con chi avevano realmente a che fare, allora hanno tentato la fuga non prima di disfarsi gettando dal finestrino un pacco conentente oltre mezzo chilo di marijuana. Fuga che non è durata molto perchè gli stranieri sono stati bloccati in via Contessa Entellina. All'interno della vettura in cui erano stati notati, i carabinieri hanno sequestrato altre dosi di droga, tra erba e cocaina, e diverse centinaia di euro, provento delle vendite precedenti.
Sempre più spesso i clan si affidano per lo smercio al minuto agli stranieri, specie ai nordafricani, ultime pedine nella piramide del narcotraffico. Quelli che hanno meno da perdere, disposti a rischiare pur di tirare su qualche soldo a fine giornata. Al Pigneto erano arrivati a ribellarsi e ad aggredire i poliziotti. A rifornire i micro-gruppi su Roma, spesso, arrivano corrieri da Castel Volturno dove nigeriani e ghanesi hanno conquistato un proprio spazio. Nel supermarket della droga che resta aperto giorno e notte a Tor Bella Monaca, invece, rappresentano una novità. Finora la "piazza" tra le torri di via dell'Archeologia era relativamente autoctona: troppo remunerativo il business per gli italiani a salario dai boss locali.
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