Un mare in forte sofferenza, come dimostrano i dati del dossier Mare Monstrum dell'associazione ambientalista: con 5,3 infrazioni per ogni chilometro di costa, la regione Lazio balza al terzo posto in Italia nella classifica del mare illegale dopo Campania e Sicilia. È questo l'esito dell'indagine di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. La fotografia dei campionamenti effettuati sul litorale è senz'altro peggiore della scorsa estate. Tre i punti che sono risultati con cariche batteriche elevate: a Cerveteri presso la foce del fosso Zambra e a Ladispoli presso la foce del Rio Vaccina e quella del fiume Statua.
Non sono da meglio gli altri campionamenti che risultano ancora fortemente inquinati come lo scorso anno: a Fiumicino (alla foce del fiume Arrone a Fregene); a Roma - Ostia (alla foce del fiume Tevere e alla foce del canale al cancello n.1); a Pomezia - Torvajanica (alla foce del canale Crocetta, alla foce del canale Orfeo e alla foce del Rio Torto) e a Ardea (alla foce del fosso Grande). I reati ai danni del mare laziale che le forze dell'ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015 sono ben 1920 e crescono del doppio rispetto all'anno precedente (erano 972).