Roma, viale della Moschea senza pace: restano i limiti a 10km all'ora

Roma, viale della Moschea senza pace: restano i limiti a 10km all'ora
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Luglio 2018, 10:41
Transenne, rami secchi abbandonati, erba alta che spunta dall'asfalto dissestato, restringimenti delle corsie e limiti di lentezza impossibili da rispettare: 10 e 30 chilometri all'ora. Non c'è pace per viale della Moschea, strada di collegamento fondamentale tra i Parioli e la Tangenziale, diventata un po' il simbolo della zoppicante manutenzione stradale della città.

I RITARDI
«Divieto di transito a causa delle buche» sentenziarono gli uffici tecnici nel lontano aprile del 2017. La strada riaprì per poco e sempre a causa delle buche e dei rattoppi saltati venne nuovamente sbarrata a giugno. Dopo mesi di traffico impazzito in zona, a gennaio sono iniziati i lavori per sistemare soltanto un tratto del viale. Il 14 febbraio la parte tra via Anna Magnani e viale dell'Agonistica è stata riasfaltata poi tutto si è fermato di nuovo provocando ancora disagi a chi da Corso Francia, Flaminio o Parioli è diretto verso il Salario. Restringimenti della carreggiata, buche, voragini, limiti di velocità impossibili provocano ogni giorno ingorghi. A settembre, con la riapertura delle scuole, viale della Moschea apparirà ancora come una strada bombardata con la viabilità limitata da transenne, reti arancioni che delimitano fazzoletti di asfalto rovinato diventati intanto piccole discariche.

IL TRAFFICO
Blocchi burocratici, tempistiche assurde, mancanza di fondi comunali nelle casse del II Municipio e la strada ancora non riapre del tutto. «Per riasfaltarla erano necessari tantissimi soldi che il II Municipio non aveva - spiega la presidente Francesca Del Bello - abbiamo inizialmente chiesto aiuto al Campidoglio, ma poi siamo riusciti a recuperare 2,5 milioni di fondi dagli oneri concessori derivanti dalla realizzazione del parcheggio di piazzale delle Muse, abbiamo insomma sbloccato una situazione ferma da anni». Ed è così che a febbraio si è conclusa la prima parte di lavori con uno stanziamento di oltre 638.000 euro che tra l'altro prevede la stabilizzazione della fondazione.

OBIETTIVO 2019
«La strada venne fatta senza sottofondo ed era gravemente rovinata - aggiunge De Bello - speriamo di restituire un'arteria così importante ai romani entro la fine dell'anno». Insomma, è come se il Municipio si fosse sostituito al Comune. «La via da poco è diventata di competenza del Campidoglio» conclude Del Bello. Intanto il cantiere è fermo. Si dovrà ancora attendere per veder partire la seconda fase dei lavori che prevede il rifacimento di un altro tratto di viale della Moschea e via Salvini: sarà a breve pubblicata la gara per assegnare l'appalto. A settembre poi l'ente appaltante consegnerà il progetto per l'ultimo tratto fino a viale Parioli e via Pezzana.

La procedura prevede infatti prima la realizzazione di un piano, l'approvazione da parte degli uffici tecnici del Municipio, l'avvio quindi del bando di gara e finalmente l'inizio dei lavori.
Intanto la strada continua a restare nella lista nera delle vie disastrate della città ostaggio di transenne, rifiuti, rami caduti ormai secchi, buche e voragini.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
(1 - continua)

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA