Roma, la mostra è finita 10 anni fa ma i pannelli restano abbandonati sull’isola Tiberina

Le teche abbandonate in una nicchia sull'isola Tiberina
di Raffaele Nappi
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Sabato 18 Febbraio 2017, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 10:03

Il festival è passato da quasi 10 anni, ma le teche sono rimaste. Le hanno ammucchiate in una nicchia dell’isola Tiberina, proprio sotto la sede della polizia fluviale, e lì sono state abbandonate. Sono le oltre 10 teche espositrici in vetro e cemento, lasciate a marcire sulle sponde del Tevere. Sugli espositori sono incisi sonetti di Gioacchino Belli, Valenti Gomez i Oliver e dei maggiori poeti e scrittori che hanno dedicato opere al «biondo Tevere». Tra i pannelli, oramai, è nata una vegetazione – a testimonianza dello stato di abbandono – Alcuni sono stati danneggiati dai soliti vandali. Turisti e visitatori si avvicinano con occhi stralunati.
 

 

In più, compare ben in vista in ciascun espositore il logo (vecchio) della Regione Lazio, dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma e del Festival Mediterranea Premio Feronia. La manifestazione, dal titolo «Mediterranea – Festival internazionale della letteratura e delle arti» fu organizzata nel lontano 2008: nel programma si legge che, tra i vari appuntamenti, era prevista anche l’inaugurazione dei pannelli di poesia sul Tevere, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e alla Cooperazione tra i Popoli-Regione Lazio. Il programma prevedeva, infatti, la «scelta di testi poetici riprodotti in lingua originale ed in traduzione da autori di tutti i tempi e di tutto il mondo che si sono ispirati al fiume di Roma, su pannelli installati lungo le sponde e destinati alla più larga fruizione pubblica». In più un reading poetico tratto dall’antologia dal titolo «Redimere può il tramonto anche il Tevere». Peccato che, a distanza di 10 anni, si siano dimenticati di riportarli indietro.

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