Mafia Capitale, sparite le carte della gara taroccata sul verde

Mafia Capitale, sparite le carte della gara taroccata sul verde
di Adelaide Pierucci
3 Minuti di Lettura
Martedì 22 Novembre 2016, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 16:05


In Campidoglio è sparito il progetto della gara taroccata. Rischia di diventare un giallo l'appalto per la manutenzione del verde nelle ville storiche, vinto nel 2013 dalle coop di Salvatore Buzzi, con la Eriches 29. La procura, che non ha smesso di cercare prove da portare agli atti del maxiprocesso a Mafia Capitale, il 3 novembre ha avanzato al segretariato generale del Campidoglio la richiesta della copia del progetto della Solco, la coop rivale di quella che ha vinto. Ma la richiesta è rimasta inevasa. Il progetto, che era stato definito «bellissimo» dagli stessi indagati prima dell'apertura delle buste, è risultato introvabile.

LA COMMISSIONE
Il pm Luca Tescaroli, che procede in questo filone per turbativa d'asta e corruzione, nell'udienza di ieri, ha reso noto alla Corte la strana circostanza della sparizione dell'atto ma, senza scomporsi, ha tirato fuori nuovi elementi di accusa ricavati da una intercettazione chiave, che ha chiesto di trascrivere e acquisire. Una telefonata tra la funzionaria comunale Rosanna Calistri, membro della commissione di gara, che con premura avvertiva Buzzi, il favorito: «Ti abbiamo dato un punto in più ma ci devi portare la certificazione». In effetti Buzzi per ottenere un lotto della gara (valore 180.000 euro più Iva), ha ricevuto 80 punti, e la Solco 79.
«In questo modo, agli atti sequestrati - ha ricostruito l'accusa - è presente la sola offerta tecnica ed economica del consorzio Eriches 29 di Buzzi e non quelle degli altri soggetti economici concorrenti». Ma da una preliminare analisi della documentazione acquisita ha aggiunto il pm si rileva un importante riscontro, ovvero che il punteggio attribuito alla commissione aggiudicatrice alle coop sociali Solco ed Eriches differiva di una unità, coerentemente con quanto affermato dall'indagata Calistri nel corso delle conversazione intercettata il 14 maggio del 2013».

LA CERTIFICAZIONE
E' la funzionaria che chiama: «Ciao, sono Rossana». «Sì, dimmi», risponde Buzzi. E lei: «Allora senti, ci dovete portare...Siccome state pari punteggio con la Solco...Hai capito? Devi portare le certificazioni perché abbiamo. Ti abbiamo dato un punto in più, perché avete le certificazioni dei lavori fatti dalle istituzioni. Anche domani, capito?».
La differenza, hanno ricostruito gli inquirenti, riguarda proprio il punteggio attribuito «per l'integrazione territoriale dell'organismo sociale». Per la gara falsata la procura ha appena chiuso l'indagine a carico dell'ex direttore del dipartimento Ambiente, Fabio Tancredi, accusato di turbativa d'asta e rivelazione del segreto d'ufficio. Reati che avrebbe consumato in concorso con la Calistri, con Claudio Turella, funzionario del verde capitolino, e con il ras delle coop: avrebbe turbato la procedura per lo stanziamento di 2 milioni di euro sulla manutenzione del verde delle ville storiche del marzo 2013 da destinare in dieci lotti alle coop. Turella (che al momento dell'arresto aveva 570.000 euro murati in casa). «Buzzi credeva di perdere la gara - ha detto in aula nei giorni scorsi - E invece l'ha vinta da solo. Anche perché il Solco non aveva messo i luoghi dove aveva effettuato i lavori, mentre Buzzi li aveva messi ma non aveva allegato la certificazione. Per questo noi il giorno dopo gli abbiamo chiesto di portarla. Se anche fossero finiti pari, comunque, con l'offerta economica avrebbe vinto sempre Buzzi, perché aveva fatto un ribasso maggiore».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA