Roma, in tre sullo scooter: ragazzo morto era stella della Lazio calcetto

Roma, schianto in tre sullo scooter: ragazzo morto era stella della Lazio calcetto
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 4 Giugno 2018, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 10:27

«Non abbiamo avuto il tempo neanche di dirgli addio, quando siamo arrivati il suo corpo era già coperto da un lenzuolo bianco». Indossa gli occhiali da sole, a coprire le lacrime, il fratello di Simone Martyniak, il 18enne morto all'alba di domenica in un incidente stradale a ponte Marconi. Il ragazzo guidava il suo scooter Sh 125 e portava altri due amici. Un'auto Audi si è scontrata con loro e i ragazzi che avevano compiuto un'infrazione viaggiando in tre sul motorino sono stati sbalzati in aria. Simone è morto sul colpo, i suoi amici sono stati trasportati in ospedale.
 

 

Filip Sitarz, uno dei due, è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva al San Camillo, ha riportato fratture multiple al femore e alla tibia e un trauma toracico. Gravi anche le condizione del terzo giovane, un coetaneo, trasportato in codice rosso all'ospedale Sant'Eugenio. A indagare per ricostruire la dinamica, gli agenti della polizia locale del gruppo Marconi: dovranno anche visionare le immagini riprese da alcune videocamere di sorveglianza per capire cosa sia davvero accaduto.



LA COMITIVA
Dalle prime ricostruzioni, uno dei due veicoli, lo scooter o l'Audi, sarebbe passato con il rosso all'incrocio con lungotevere degli Inventori, non lontano da piazza Righi, provocando di fatto l'incidente ma resta da capire di chi sia la colpa. Il gruppo di ragazzi in sella allo scooter stava rientrando a casa dopo aver trascorso il sabato sera in un locale dell'Eur. Dietro di loro viaggiava un'auto con altri giovani che hanno assistito all'incidente e che ai vigili avrebbero raccontato di aver visto l'Audi piombare addosso al motorino. «Non lo so cosa sia successo racconta Marta, la mamma di Simone, sull'uscio del portone di casa in viale Marconi mio figlio era uscito con gli amici e ora non c'è più». La famiglia del ragazzo di origine polacca vive a Roma da più di trent'anni. Mamma Marta lavora come assistente in uno studio odontoiatrico, il papà è impiegato in una ditta di corrieri.

«Simone racconta il fratello era un ragazzo pieno di vita, quest'estate sarebbe dovuto partire con gli amici per una vacanza in Grecia, spero che si faccia chiarezza sulla dinamica». Sul corpo del giovane, trasportato al policlinico Agostino Gemelli, sarà probabilmente effettuata l'autopsia.
Simone avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 28 agosto, iscritto all'istituto tecnico di via Papareschi amava il calcio tanto da emergere con successo nella juniores della società sportiva Lazio a 5.

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