Rissa alla Tyson, stacca il naso al fratello: a processo due anni dopo la lite

Rissa alla Tyson, stacca il naso al fratello: a processo due anni dopo la lite
di Adelaide Pierucci
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Sabato 14 Febbraio 2015, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 15:41
Ha fatto uno scatto alla Tyson. E con un morso ha staccato il naso al fratello. Glielo ha tagliato di netto, tanto che i soccorritori lo hanno dovuto recuperare. E' finita nel peggiore dei modi una lite tra due fratelli sulla cinquantina residenti nel quartiere Magliana. Pasquale e Angeloantonio R. si sono prima affrontati a testate e poi il primo ha preso il sopravvento, ha immobilizzato l'altro e gli ha sferrato quel morso micidiale. La vicenda alla Caino e Abele risale a un paio d'anni fa ed è ora finita a processo. Il maggiore dei due fratelli deve rispondere di lesioni gravissime per aver tranciato di netto il naso del minore. Mentre la vittima, a sua volta, deve rispondere di lesioni gravi, avendo colpito l'altro come un ariete, procurandogli un brutto trauma cranico. Morsi e mugugni a parte, il ring si è spostato in tribunale dove i due fratelli siedono sullo stesso banco degli imputati divisi ancora dal rancore. E se il maggiore ha preferito non rispondere alle domande dei giudici, avvalendosi della facoltà di non rispondere, e i testimoni si sono celati dietro a tanti non ricordo, una chirurga dell'American Hospital che si è occupata delle prime cure ha confermato tutto: «Il naso non c'era più. La punta era tranciata».



LA LITE

A scatenare la lite infernale la disponibilità di una stradina che conduce nella palazzina dove vivono, in piani diversi, i due fratelli. Troppo stretta per permettere a due auto di procedere contemporaneamente. Quindi se si avviava l'auto di Pasquale ostruiva il passaggio di Angelantonio. E viceversa. Battibecco dopo battibecco, come nelle liti tra condomini o stradali, i due sono arrivati alle mani. E ai denti. La sentenza è prevista per giugno. «Il mio assistito», ha spiegato l'avvocato Carlo Longari, «nonostante i delicati interventi di ricostruzione, ha subìto uno sfregio permanente. E' lui la vittima».

La gravità dello sfregio era stato sottolineato già nel capo di imputazione stilato dal sostituto procuratore Antonio Calaresu. «Pasquale colpiva il fratello con un pugno e con un morso al naso, asportandone un pezzo», aveva specificato il magistrato, «reato commesso con l'aggravante di aver causato la deformazione e lo sfregio permanente del viso e di aver commesso il fatto in danno del fratello».



L'ORECCHIO

Un caso analogo risale al settembre 2013 quando Karim Capuano, l'ex tronista di ”Uomini e donne” e showman a ”La Talpa”, dalle pagine gossip è tornato alla ribalta con la cronaca nera per aver staccato con un morso il lobo dell'orecchio a un amico. «Sono stato in coma per due mesi. Una volta colpito, devo aver esagerato senza volerlo», si era giustificato subito dopo l'arresto. In questo caso Capuano, però, si è proprio calato nelle vesti di Tyson, il pugile che sul ring di Las Vegas staccò l'orecchio a Holyfield. Pasquale C., invece, ha afferrato il fratello per il naso. Non contento, poi, insieme al figlio ha preso a calci la sua auto e infine lo ha minacciato di morte. Così a processo davanti ai giudici della X sezione collegiale penale del tribunale di Roma non sono finiti solo i due fratelli, ma anche il figlio di Pasquale, nipote di Angelantonio. Invece di trattenere il padre si era buttato nella zuffa.