Fiumicino, serrande giù al bar della tragedia
Adesso tra i residenti cresce il terrore

Fiumicino, serrande giù al bar della tragedia Adesso tra i residenti cresce il terrore
di Giulio Mancini
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Venerdì 14 Febbraio 2014, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 17:27
La rapina finita nel sangue, con il bandito ucciso da una coltellata sferrata dalla vittima che aveva la pistola puntata sulla faccia, ha riacceso il terrore tra i residenti di Fiumicino. I furti nelle abitazioni, la sottrazione delle auto e le scorrerie dei rapinatori tra supermercati e sale scommesse da tempo sono una delle emergenze pi sentiti tra i residenti. Il colpo nel Coffee Breack di via Hermada, che è chiuso dopo la tragedia consumatasi al suo interno, ha spinto il sindaco Esterino Montino di tornare alla carica con il Prefetto che ha promesso l'invio di un paio di pattuglie della polizia come rinforzo del dispositivo di pubblica sicurezza. “Come al solito in Italia ci doveva scappare il morto prima che si prendessero provvedimenti m- ribattono Mauro Gonnelli, Federica Poggio ed altri consiglieri comunali d'opposizione - Senza tragedia in questo Paese non si muove foglia. L’invio di un paio di pattuglie aggiuntive delle Forze dell'Ordine assicurato dal Prefetto di Roma è sicuramente una notizia positiva che però non risolve il problema di fondo. La microcriminalità in questi ultimi mesi ha alzato il tiro. Le rapine a mano armata si sono moltiplicate. Furti negli appartamenti e aggressioni non si contano più. La città ha paura. I commercianti operano nel terrore di vivere le stesse scene della povera donna coinvolta ieri nell’assalto al bar “Coffee Break” di via Hermada. Poteva capitare a chiunque. E a molti è già capitato”.



Sono innumerevoli gli episodi criminali che si contano nell'ultimo anno. La rapina in una sala giochi dell'Isola Sacra con i banditi che hanno sparato contro un monitor. Oppure spari contro un ciclista per una banale lite da traffico in via del Faro. O anche i rapinatori scatenati, appena una settimana fa, nei supermercati Conad di Maccarese e di via di Coccia di Morto. Innumerevoli e continue, poi, le incursioni notturne nelle case, con i proprietari derubati nel sonno.



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