Piazza Barberini, torna a splendere la fontana del Bernini

Piazza Barberini, torna a splendere la fontana del Bernini
di Laura Larcan
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Martedì 12 Novembre 2013, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 19:08

C’ voluto un anno, ma il gioiello di Gian Lorenzo Bernini stato finalmente scartato. Ancora non è stata ripristinata del tutto l’acqua, a sgorgare dal soffio del dio marino nella sua conchiglia. Ma sono spariti i grandi pannelli che per circa dieci mesi hanno ospitato la pubblicità «benefica» che ne ha sovvenzionato il restyling. E via i ponteggi che l’hanno trasformato in un laboratorio di restauro en plein air. A piazza Barberini il «Tritone sonante» è tornato a sfoggiare la sua sofisticata energia plastica che tanto aveva suggestionato i contemporanei del Bernini, ma anche tutti gli artisti in tour a Roma nei secoli.

IL BERNINI

Quella teatralità scenica scolpita nel travertino, nata in pieno spirito barocco tra il 1642 e la prima metà del 1643 per papa Urbano VIII, celebrazione del casato dei Barberini che dalle finestre del loro palazzo potevano ammirarla, e ricordata sui manuali di storia dell’arte come la prima fontana urbana progettata dal grande artista. Appare oggi pulita ormai dagli strati di polveri e smog che l’avevano completamente annerita, nonostante fosse stata già restaurata nel 1998. Ha riconquistato il vigore lattiginoso della roccia, caratterizzata da una superficie irregolare dovuta al continuo scorrimento dell’acqua. Il restauro della famosa «mostra d’acqua» è ultimato, dopo un risanamento urgente per la salute del monumento, promosso dalla Sovrintendenza capitolina.

SMOG E ACQUA

Il rapido degrado è lo scotto che la fontana deve infatti pagare per la posizione al centro di un nodo stradale ad elevato tasso di inquinamento. Le «malattie» del Tritone sono stati i depositi di polveri, ma anche le diffuse patine biologiche e le incrostazioni calcaree. Il restauro ha previsto la disinfezione e pulitura delle superfici, il consolidamento delle parti scultoree, un intervento antiossidante sui metalli che legano i blocchi di travertino, fino all’eliminazione delle stuccature non idonee apportate nei secoli, e alla stuccatura delle fessurazioni. Infine, sull’opera lapidea è stato applicato un protettivo speciale. Con la statua, è stata restaurata anche la vasca, insieme alla sistemazione dell’area di rispetto, con il ripristino della recinzione metallica danneggiata negli anni passati. Fondamentale sarà la verifica dell’impianto idrico (forse il getto d’acqua dalla conchiglia sarà abbassato). E non mancherà la revisione dell’impianto di illuminazione. La fontana del Tritone è stato il primo intervento del progetto di «concessione di spazi pubblicitari sulle Fontane monumentali di Roma». Il restauro, iniziato a dicembre del 2012, si è concluso la settimana scorsa, con un costo di 240mila euro coperto dai proventi della pubblicità esposta sul cantiere. Gli altri traguardi ora si attendono per la fontana di piazza Trilussa, per la «Barcaccia» di piazza di Spagna, seppur travolta dalle polemiche, fino alla fontana dei Leoni di piazza del Popolo, il cui restauro però partirà a novembre 2014. In attesa di svolta, il restauro della Fontana di Trevi, finanziato da Fendi. Il bando di gara per i lavori si è chiuso a giugno scorso ma ancora non è stato aggiudicato.

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