Aborto e contraccezione, il Tar stoppa il ricorso dei medici obiettori nei consultori

Aborto e contraccezione, il Tar stoppa il ricorso dei medici obiettori nei consultori
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 18:44
Aborto e contraccezione: il Tar ha dato torto ai medici obiettori e ragione alla Regione Lazio. Commenta il governatore Nicola Zingaretti: «Sono contento, non era una battaglia ideologica ma puntiamo al bilanciamento dei diritti coinvolti». Cosa significa questo primo pronunciamento del tribunale amministrativo? «I medici - spiegano in Regione - sono tenuti ad attestare lo stato gravidanza, prescrivere contraccettivi d’emergenza e applicare spirale».

I medici obiettori che lavorano nei consultori di Roma e Lazio volevano invece rifiutarsi di assicurare questi tipi di servizio, ma il Tar ha respinto in sede cautelare i ricorsi contro le Linee di Indirizzo regionali per le attività dei Consultori familiari adottate dalla Regione Lazio nel maggio scorso. A chiedere l’intervento dei giudici amministrativi sono state una serie di associazioni (tra le quali Giuristi per la Vita e l’Associazione Pro Vita Onlus), ma il Tar, in sede cautelare, ha spiegato che linee guida del Lazio «non sono in contrasto con le disposizioni che tutelano il personale sanitario obiettore gli atti della Regione che hanno previsto che anche i medici obiettori siano tenuti ad attestare e certificare lo stato di gravidanza della donna; prescrivere i contraccettivi d’emergenza e applicare sistemi contraccettivi meccanici».
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