Marino ai Caraibi? «No, solo negli Usa». Il giallo del viaggio nelle analisi del sangue del sindaco

Marino ai Caraibi? «No, solo negli Usa». Il giallo del viaggio nelle analisi del sangue del sindaco
di Simone Canettieri e Davide Desario
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Venerdì 11 Settembre 2015, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 12:50
Ma quali Caraibi. Ma quali telefonate «tra un'immersione e l'altra», come lo ha punzecchiato il prefetto Franco Gabrielli. «Le vacanze esotiche del sindaco Ignazio Marino non ci sono mai state», come dicono ora, solo ora, dal suo staff. Una trovata a cui, come i pesci dei fondali cristallini dei Tropici, hanno abboccato tutti. Diventando leggenda metropolitana.





La conferma al giallo estivo, assurto a un tormentone, è arrivata ieri dalle analisi del sangue. Marino di prima mattina, accompagnato da fotografi e giornalisti, è andato all'ospedale Sant'Andrea per un gesto importante: donare il sangue. Prima di sedersi sulla poltrona, con la manica di camicia arrotolata, il laccio emostatico e l'ago inserito nel braccio sinistro, ha compilato il questionario di rito. E, sorpresa delle sorprese, ha dichiarato «di non essere mai andato in paesi tropicali e nemmeno in Texas, ma solo a New York e a Philadelphia», rivela l'ufficio stampa del Comune.

In molti infatti appena è girata la foto di Marino sul lettino si sono fatti una domanda: ma come è possibile che a una persona che sia stata in vacanza in una località esotica e sia ritornata da pochi giorni gli sia concesso di donare il sangue? Le regole generali parlano chiaro: chi è stato in determinate zone non può donare prima di un certo periodo. Qualche esempio? Per Caraibi, Antigue, Porto Rico ci sono tre mesi di stop. Così come per chi va alle Bahamas, Bahrain, Barbados, Antille olandesi. Ma non è il caso dell'americano Marino. «Che infatti - dicono i comunicatori del Comune - non è tornato nemmeno abbronzato».