Nuovi insulti omofobi contro il Mario Mieli. Manifesti sono offensivi apparsi nella notte all’Ostiense vicino la sede del Circolo. «Siamo scesi in piazza due volte, contro il Ddl Pillon che vuole riportare il nostro Paese al Medioevo e contro tutti i fascismi - dicono dal Mario Mieli - A poche ore di distanza è arrivata la risposta attaccandoci qui a casa nostra. I vostri insulti sono medaglie, non ci fermerete».

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«Gli striscioni omofobi apparsi nella notte sull'Ostiense vicino alla sede del Circolo Mario Mieli sono un'indecenza. Questo è il risultato di politiche che incitano a l'odio e danno luogo a discriminazioni intollerabili. Tutto questo non deve avvenire, i principi di libertà e uguaglianza devono essere sempre al centro di ogni dibattito. Esprimo la mia piena solidarietà al Circolo Mario Mieli destinatario di queste gravi offese e rinnovo il mio impegno anche nei confronti di tutte le persone che ogni giorno sono colpite dalla discriminazione». Lo scrive in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Esprimiamo piena solidarietà Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma per il solito gesto vile, subito stanotte dopo le manifestazioni contro il razzismo e contro il disegno di legge Pillon - spiegano in una nota i consiglieri capitolini del Pd -. Non basterà uno striscione con scritto seguito dal solito simbolo neofascista ed escrementi lasciati a corredo, a fermare l'impegno dei ragazzi e delle ragazze che animano una delle realtà più attive della città nell'ambito dei diritti. Insieme a loro, continueremo a batterci per l'uguaglianza alla luce del sole consci che chi agisce di notte, forse per vergogna, non può che firmarsi lasciando sacchi di letame».

«Sono inaccettabili gli insulti e le offese ricevuti questa notte dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, si tratta di un episodio gravissimo. Si esprime piena solidarietà e si condanna fortemente ogni forma di discriminazione. L'intolleranza va combattuta con la tutela dei diritti senza alcuna disparità». Lo comunica in una nota il Campidoglio.