Sopravvivere e soprattutto riuscire a studiare si fa sempre più difficile nelle disastrate scuole romane, ed il Peano con questo nuovo disagio svetta in cima alla lista.
«Dopo un anno eccoci di nuovo qua: la situazione nella scuola, mia e di altri 1299 studenti non sembra essere migliorata, anzi peggiorata. Siamo ancora senza controsoffitti il che non sarebbe un problema, nelle giornate calde, se non di tipo estetico purtroppo questi giorni fa veramente freddo ma il nostro impianto di caldaie, prontamente rinnovato questa estate, non riesce a funzionare a causa di frequenti blackout all'interno del nostro istituto. Questi blackout sono dovuti a un sovraccarico del sistema poiché l'impianto elettrico è rimasto quello vecchio ma abbiamo la caldaia nuova, le lim e i computer che consumano più energia di quanta ne possa sostenere l'impianto. La faccio breve la scuola che frequento si ritrova spesso al buio, al freddo e al gelo che ci impediscono di svolgere al meglio o completamente le lezioni».
Luca, 17 anni, e gli altri non ne possono più. Dopo l’ennesimo blackout e un sit-in di protesta per far capire il disagio di chi frequenta il liceo scientifico Giuseppe Peano, in via Morandini a Vigna Murata, ha preso carta e penna e lanciato un sos. «Salta di continuo la corrente e la caldaia non si aziona. Sappiamo che la presidenza ha segnalato il problema a Città Metropolitana (ex Provincia) ma gli interventi non si vedono». Così Luca e gli altri 1299 alunni fino alle 14,05 si ritrovano spesso al buio, al gelo, nell’impossibilità di usare i pc, ma nemmeno di svolgere una normale lezione. Disagi che hanno anche i dipendenti, dalla segreteria all’amministrazione, visto che saltano di continuo i pc e spesso si perde tutto il lavoro fatto.
Confermano dalla direzione servizi amministrativi. «Proprio oggi l’ingegner Gravina, responsabile della manutenzione della Cpl concordia, la ditta appaltatrice, è venuto a fare delle misurazioni per conto di Città metropitana ed ha verificato che effettivamente esiste un problema, delle tre linee elettriche, una è sovraccarica le altre due sono al limite. Ha suggerito per esempio al bar interno alla scuola che non ha un contatore proprio, anche se assorbe solo 7 ampere, di provvedere a montarsene uno proprio. L’intenzione è attraverso un ampliamento di fondi, quella di arrivare a 12 watt. Prima non c’erano i pc, l’impianto è vecchio e va potenziato: si sono impegnati a farlo. E’ una situazione spiacevole per tutti, è chiaro».
Gli studenti sperano che i lavori partano al pià presto. «Al soffitto triste e squallido ci abbiamo fatto l’abitudine, anche se non dovrebbe essere così. Ora quest’altro problema: prima che arrivasse il freddo, quando saltava la corrente si creavano solo problemi per le lim, i pc, il registro elettronico. Ma ora fa davvero freddo, stiamo con le coperte».
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