Ci sono palazzetti cielo-terra nel cuore del centro storico di Roma e terreni agricoli tutti da valorizzare, c'� il Castello di Santa Severa, il Forlanini e Palazzo Nardini al Governo Vecchio.



Ma anche la ex Gil di Ostia, il Cto e perfino una villa sul mare a Ponza. Sono alcuni degli immobili di proprietà della Regione Lazio che verranno venduti o valorizzati nei prossimi anni dall'amministrazione di Nicola Zingaretti e che per la prima volta sono stati 'messi a sistemà e raggruppati per tipologia. È il primo effetto dell'accordo tra Regione Lazio e Agenzia del Demanio dello scorso novembre, che oggi conclude la sua prima fase.



In questa prima fase sono state prese in considerazione 6280 unità, che sono state classificate in 662 'compendì. Il valore del patrimonio riclassificato è di circa 1,4 miliardi di euro, ma si tratta, ha spiegato l'assessore al Bilancio Alessandra Sartore, di un valore di inventario, che potrebbe essere - e molto probabilmente sarà - ben diverso dal valore di vendita a mercato. Su questo Sartore è stata prudente: «Bisogna essere realistici - ha detto - Ma nel documento di programmazione economica 2014-16 abbiamo immaginato 100 milioni l'anno per dieci anni da questo lavoro». Lavoro che è stato, secondo il governatore Zingaretti, «come districare un groviglio, una matassa. Ci sono situazioni di tale caos che è difficile persino venderli».



I primi due gruppi che andranno in vendita sono 37 «cielo-terra», per un valore d'inventario di 78 milioni, tra cui complessi residenziali a via Belsiana, via del Moro e via di Parione. C'è poi l'albergo 'Al Lagò di Sabaudia, comprato nel 2011 su cui pesa un ventennale contenzioso. Il secondo gruppo comprende 127 'pezzì, per un valore d'inventario di 193 milioni. In questo gruppo ci sono per esempio immobili a Salita del Grillo o a Largo Goldoni per cui la stima di mercato è attorno ai 10 milioni.