I consiglieri a disagio si sfogano su Twitter: «Sono nel Far West, ma vorrei essere altrove»

L'aula Giulio Cesare durante il consiglio di domenica (Foto Ansa)
di Francesco Olivo
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Lunedì 25 Novembre 2013, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:01

​Lo spettacolo stato brutto, le botte in consiglio comunale di Roma fanno una certa impressione viste su YouTube, figuriamoci l’effetto che fa vederle da vicino. Molti di quelli che erano a pochi metri dalla sottospecie di rissa scatenata tra i banchi della presidenza da Dario Rossin hanno detto la loro sui social network.

Tra aggressori, aggrediti, fischiatori e fischiati c’era una maggioranza silenziosa e attonita che per non guardare twittava. Uno di questi è Gigi De Palo, già assessore alla famiglia con Alemanno e consigliere della civica dell’ex sindaco, che guarda il caos, ma vorrebbe essere altrove: «Il far west continua... Sono in aula Giulio Cesare e vorrei fuggire». L’ex vicesindaco Sveva Belviso (che è appena approdata nel Nuovo Centrodestra) prende le distanze dagli spintoni, ma, velenosa, insieme alla solidarietà si iscrive al partito degli «involontaristi»: «La violenza è sempre sbagliata - scrive sul profilo Facebook - anche se involontaria». Più criptico il compagno di partito Ignazio Cozzoli «C’è un vecchio proverbio che mi pare reciti “chi ben comincia è a metà dell’opera”. E' proprio il caso del bilancio di Roma Capitale. Buona settimana a tutti».

I protagonisti dell’episodio parlano con una certa ritrosia, almeno sui social. Il consigliere dello scandalo, Dario Rossin dei Fratelli d’Italia, insiste sulla sua linea: «Non l’ho fatto apposta».

Schiaffi vintage. Ma sui suoi profili si limita a mettere il link per leggere il comunicato ufficiale. Gianluca Peciola, capogruppo di Sel, subito dopo aver preso un colpo dallo stesso Rossin, con linguaggio un po’ vintage parla di «atteggiamento squadrista quello di alcuni esponenti dell'opposizione». E poi posta un nuovo video che «chiarisce finalmente i fatti: come si nota c’è la volontarietà».

Cinque stelle osservatori. I Cinque Stelle non si scompongono e non prendono parte alla bagarre, un’estraneità al caso di cui l’ex candidato sindaco Marcello De Vito prova a raccogliere i frutti: «E' stato uno spettacolo veramente indegno!! Non fanno gli interessi dei cittadini» scrive sul suo profilo Twitter.

I ricordi di Nanni. L’attivissimo (anche su Twitter) consigliere della Lista Marchini Alessandro Onorato non commenta online il fattaccio, ma si concentra sul vero nodo di questi giorni: il bilancio. Nel Pd invece piovono solidarietà a Marino e Peciola. Dario Nanni, presidente della commissione lavori pubblici è sinceramente amareggiato: «Ricorderò la seduta di Consiglio di questa sera e non perchè era di domenica... Ricorderò l'arroganza di alcuni, la presunzione di altri, il cinismo di altri ancora». Vabbè insomma, una gomitata destinata a non essere dimenticata.

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