La casa era infatti composta di tre stanze, tutte arredate con letti matrimoniali, tende oscuranti alle finestre e luci soffuse, inoltre nel locale cucina era appeso un calendario nel quale erano annotate giornalmente delle cifre in euro relative, presumibilmente, agli incassi.
Dopo il controllo sul telefono cellulare in possesso della donna, gli investigatori hanno riscontrato che si trattava di un recapito indicato in alcuni siti on-line, utilizzati per pubblicizzare chiare offerte di rapporti sessuali con donne orientali.
Ulteriori indagini hanno poi condotto gli agenti in un secondo appartamento in via Tiburtina, le cui chiavi erano nella disponibilità della cittadina cinese, arredato in modo molto simile al primo e nel quale era evidente la presenza di numerosi indumenti intimi femminili nelle diverse stanze.
La donna è così stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione. Mentre le indagini proseguono per verificare l'eventuale coinvolgimento di altri responsabili nella gestione dell'attività.
© RIPRODUZIONE RISERVATA