Civitavecchia, sfiduciato sindaco Pd Tidei: «Alleanza Sel-Pdl, ha vinto il fronte del porto»

Il sindaco Tidei (Foto Luciano Giobbi)
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Lunedì 25 Novembre 2013, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 13:31
Caos a Civitavecchia. Il sindaco del Pd Pietro Tidei si dimette dopo una forte spaccatura nel centrosinistra. Con Sel che, secondo il Pd, ha fatto asse con il centrodestra per farlo cadere. Mentre da Sel lo accusano di aver tentato la strada delle 'larghe intese con il Pdl', per sbarazzarsi degli alleati. Scambi di accuse e veleni che portano il Comune al commissariamento. Ieri sera verso mezzanotte la decisione di Tidei: «Mi dimetto, impossibile andare avanti con questo clima».



Stamani 16 consiglieri - oltre al centrodestra anche quelli di Sel, uno del Pd e delle liste civiche che lo sostenevano - hanno sminato la sua mossa, dimettendosi a loro volta e togliendogli la possibilità di ritornare sui propri passi. Insomma, l'amministrazione si è liquefatta e questo sta già creando grosse crepe in quella che - larghe intese a parte - dovrebbe essere la coalizione di centro sinistra.



«Ormai è impossibile assumere importanti provvedimenti a favore della città e del suo sviluppo. Sono stanco dei continui mercanteggiamenti e delle tensioni spesso strumentali che ogni giorno alimentano un clima diventato insopportabile», dice Tidei, spiegando i motivi delle sue dimissioni. E non esita a lanciare anatemi su quelli che individua come i responsabili, che «dovranno farsi carico sino in fondo delle gravi conseguenze che peseranno irrimediabilmente sulla città, sui lavoratori e sullo sviluppo futuro. Alla fine ha vinto il fronte del porto, unico collante tra Sel e i resti del Pdl».



Sarà perchè il capo dell'opposizione, Gianni Moscherini del Pdl, è stato presidente dell'Autorità portuale, e che il vice sindaco di Sel, Enrico Luciani, è presidente della Compagnia portuale. Ma forse nelle parole di Tidei c'è anche un riferimento all'attuale presidente dell'Autorità portuale, Pasqualino Monti, con cui negli ultimi tempi i rapporti non sono stati idilliaci. Ma è proprio Luciani a bocciare la ricostruzione dell'ormai ex sindaco. «Il rapporto ormai è deteriorato: è stato lui a lavorare per demolire la maggioranza non rispettando il programma».



L'epilogo ieri mattina. Oggi sarebbe stata giornata di consiglio. Visto il momento di difficoltà «Tidei - racconta Luciani - avrebbe telefonato a Moscherini chiedendo appoggio e assicurando che avrebbe dato il via anche a Civitavecchia alle larghe intese, liberandosi di Sel nell'arco di un mese. Si dovrebbe solo vergognare». A livello di partiti, il segretario regionale del Pd Enrico Gasbarra parla di «pugnalata alle spalle di Sel». Poi va oltre. «Un fatto politico molto grave. La rottura del patto in una città strategica come Civitavecchia - commenta - impone un chiarimento, immediato, serio e profondo tra il Pd e Sel. Ho già chiesto alla federazione provinciale del Pd e ai dirigenti di Civitavecchia di valutare quanto prima di assumere i relativi provvedimenti nei confronti di chi, eletto con le bandiere del Pd, ha dato sponda a questa crisi senza senso».



Da Sel, rispedisce le accuse al mittente Giancarlo Torricelli, coordinatore area metropolitana di Roma. «Governiamo nel centro sinistra alla Regione Lazio e al Comune di Roma: va ricostruito un percorso, anche qui, ma non si può fare il contrario di ciò che abbiamo detto agli elettori. Ripartiamo dai contenuti. Le dichiarazioni di Gasbarra? Non condivisibili, non ha ragionato, ma è comprensibile. Poi se pensa di fare a meno di Sel si accomodi, noi però siamo per ricostruire».



Il presidente Zingaretti. «La crisi aperta a Civitavecchia dalla stravagante alleanza tra Sel locale e il centrodestra è un fatto molto grave che non ha alcuna giustificazione politica.
C'erano mille altri modi di affrontare i problemi politici aperti, ma sempre nel rispetto del mandato dei cittadini». Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
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