Roma, Capodanno: feste in piazza addio. No ai concerti in centro e in periferia

Roma, Capodanno: feste in piazza addio. No ai concerti in centro e in periferia
di Simone Canettieri
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Martedì 15 Dicembre 2015, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 14:12


Niente concertone di Capodanno al Circo Massimo, ai Fori Imperiali o piazza del Popolo. Zero feste. E, con molta probabilità, non ci saranno nemmeno i quattro mini-eventi nelle periferie decisi da Ignazio Marino una settimana prima di lasciare il Campidoglio. Per la prima volta dopo 23 anni, i romani e i turisti non avranno un posto in piazza dove aspettare l'anno nuovo. La decisione è del commissario straordinario del Comune Francesco Paolo Tronca, chiamato a mettere in ordine i conti e a traghettare l'amministrazione alle nuove elezioni. Sobrietà e austerity. «Il prefetto non pensa al consenso, non è un politico e quindi niente festa», è il commento che girava ieri negli uffici del Comune. Sicché lo svago della notte di San Silvestro nella città eterna sarà affidata alle feste private. E per rivedere un countdown in piazza bisognerà aspettare l'anno prossimo, e cioè il nuovo sindaco. Così è se vi pare.
IL PROGETTO
Lo scorso 23 ottobre in una delle ultime giunte di un Marino assediato dal Pd e dimissionario si era deciso di organizzare per la notte del 31 dicembre quattro eventi in periferia. Dove? In corrispondenza dei capolinea delle metropolitane A e B. E quindi: Battistini, Rebibbia, Laurentina e Anagnina. Nella delibera si prevedeva anche uno stanziamento complessivo di 300mila euro per i quattro piccoli eventi racchiusi nel progetto “Notte di San Silvestro in periferia”. Era stato già previsto un bando pubblico per ricevere le proposte e una commissione giudicatrice per valutare le migliori. Allo stesso tempo l'allora sindaco si era tenuto le mani libere per una sorpresa in centro. Poi però ci si è messa in mezzo la Storia: Marino è stato disarcionato dai suoi consiglieri, è arrivato il prefetto Expo da Milano, la squadra di Tronca si è messa a lavorare sui principali dossier della Capitale (decoro, trasporti e ambienti). E il Capodanno? Sia quello in periferia sia quello in centro è passato in secondo piano. «Siamo in penitenza in pieno spirito giubilare», scherzano negli uffici.
I DUBBI
Anche i minisindaci delle zone interessate non ne sanno nulla a poco più di due settimane da San Silvestro. Per esempio Emiliano Sciascia, presidente del IV municipio, quello di Rebibbia, spiega: «Non abbiamo avuto informazioni e quindi è facile pensare che non ci sia nulla». Tronca sembra aver deciso di saltare un giro. A maggior ragione lo stesso discorso vale anche per le aree del Tridente che dai tempi di Rutelli sindaco ospitavano per l'ultimo dell'anno concerti, frizzi, lazzi, cantanti e attori in attesa che la piazza facesse partire i tappi di champagne in aria. Quest'anno non sarà così.
 

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