Roma, cane rapito durante una rapina: ritrovato vivo, ma con la schiena rotta

Roma, cane rapito durante una rapina: ritrovato vivo, ma con la schiena rotta
di Michele Galvani
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Domenica 28 Febbraio 2016, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 17:36


I miracoli, a volte, accadono. Succede che una mattina arriva la telefonata che ormai non ti aspetti più: «Lucrezia è qui, venga a prenderla». Lucrezia è un chihuahua di 9 anni. È terrorizzata, paralizzata, scheletrica: è stata rapita in strane circostanze un mese fa a Roma in via dei Giornalisti, sulla Camilluccia. Da allora la sua padrona, Emanuela Signorelli, non si è mai data pace. Ha tappezzato la città di volantini, ha chiamato giornali, radio e televisioni, ha fatto post su post su Facebook: «Vi prego, ridatemela. Ha bisogno di tutto». Ma nulla. E venerdì, quando ormai le speranze sembravano svanite, è arrivata la chiamata da un veterinario di Genzano: «Lucrezia è il suo cane? È con noi da qualche giorno». Emanuela col fiato in gola e le lacrime agli occhi, si è messa in auto ed è andata a riprenderla. Ora sta con lei. Ma il cane sta male, molto male. Domani sarà operato per una grave lesione alla spina dorsale.
Un mese fa, in pieno pomeriggio quattro romani, più o meno trentenni, si spacciano per carabinieri: «Aprite, dobbiamo fare un controllo». Il papà di Emanuela si fida, ma invece dei militari si trova davanti dei balordi a volto scoperto, pronti a portare via oggetti preziosi. I malviventi mettono la casa a soqquadro, ma alla fine rubano solo un tablet, un cellulare e qualche gioiello. Ma soprattutto si portano via Lucrezia: «Un uomo l'ha presa in braccio e non l'ha più lasciata. Ho girato i canili, le asl, perfino i campi rom, non capisco che interesse ci sia nell'averla rapita, non mi hanno chiesto un riscatto», il racconto della Signorelli. Adesso i carabinieri, una volta ritrovato il chihuahua, indagano per capire chi l'ha tenuta prigioniera e perché.


 

I RINGRAZIAMENTI
Emanuela vorrebbe ringraziare il mondo: «Non so da dove iniziare: c'è stata una gara incredibile di solidarietà, tante persone hanno speso il loro tempo per me e per lei. Non mi aspettavo così tanto calore. Lucrezia è di nuovo a casa, però è stata picchiata con calci e pugni. Ha questa grave lesione, sta solo in braccio: è magrissima, spaventata. Speriamo si riprenda presto. Io non la lascio più». Il ritrovamento è stato possibile grazie al microchip: il veterinario se ne è accorto ed è risalito alla padrona. Pochi giorni prima, degli sconosciuti l'avevano abbandonata davanti al veterinario stesso, che è stato ascoltato dai carabinieri. Al vaglio le telecamere di zona. Le indagini sono partite. Ma ora, quello che interessa alla padrona, è lo stato di salute di Lucrezia.
 

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