L'avvocato e la mazzetta anti-pignoramento: «Rivuoi l'alloggio? Servono cinquemila euro»

L'avvocato e la mazzetta anti-pignoramento: «Rivuoi l'alloggio? Servono cinquemila euro»
di Adelaide Pierucci
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 21:31
Prima un investimento sbagliato che lo ha portato al pignoramento dell'appartamento. Poi il raggiro del custode dell'immobile pignorato, un avvocato nominato dal tribunale, che ha assicurato al malcapitato il suo intervento in cambio di una bustarella di cinquemila euro - a suo dire da girare a un funzionario del ministero della giustizia per cancellare ogni addebito. Una strada già percorsa, in casi estremi e ingiusti, secondo il custode, che riservava solo a chi ne aveva davvero bisogno e che sarebbe dovuta rimanere segreta. Un alternativa al pignoramento dell'unica casa che ha portato un barista di Cinecittà ad indebitarsi ulteriormente per far fronte alle spese ventilate dall'incaricato del pignoramento.

LE ACCUSE
La vittima, assistito dall'avvocato Marianna Rociola, ha denunciato tutto. Ora Michele D., il pubblico ufficiale che ha intascato i soldi, rischia di finire a processo per truffa e millantato credito. Intanto è stato sospeso dall'incarico. Il gip, su richiesta del pm Claudia Terracina, ha disposto per l'indagato la misura cautelare di interdizione dalla professione, di avvocato e di conseguenza di custode immobiliare per il tribunale civile. Secondo la ricostruzione della procura il pubblico ufficiale per approfittare della persona offesa avrebbe «agito nella doppia qualità di custode e di consulente del privato il cui appartamento era soggetto ad esecuzione immobiliare», fornendo informazioni sbagliate sul procedimento e convincendolo che c'era una possibilità meno onerosa di recupero dell'appartamento.