Roma, auto su fermata bus: trovata anche l'amica della “pirata”, è caccia al terzo uomo

Roma, auto su fermata bus: trovata anche l'amica della “pirata”, è caccia al terzo uomo
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 09:01

Aveva chiamato gli amici ancora sconvolta domenica mattina, chiedendo che la venissero a prendere alla fermata della metropolitana: E’ successo un casino, un incidente aveva detto al telefono. Ma all’appuntamento si sono presentati gli uomini del Gruppo sociale sicurezza urbana dei vigili urbani guidati da Maurizio Maggi che nel frattempo avevano rintracciato i suoi amici. E, Jessica D., una bella ragazza coi capelli ricci e senza nessun precedente penale, è scoppiata in lacrime. E’ lei la giovane che sedeva accanto a Ioanel Diplescu la sera di domenica, quando l’Audi TT nera su cui viaggiavano si è schiantata contro la fermata dell’autobus all’incrocio ferendo cinque persone di cui una, Giuseppina Argante, in condizioni migliorate solo nei giorni successivi.

Agli uomini della Municipale ha raccontato una versione dei fatti molto simile a quella di Ionel. Che prima sarebbe andata a prenderla alla stazione di Tivoli e quindi avrebbe ottenuto dal fidanzato conosciuto da un paio di settimane, Andrea, il permesso di usare la vettura per riaccompagnare lei e il suo amico Emanuele G. a Roma. Imboccando via Palmiro Togliatti in velocità dalla Tiburtina, Ioanel, che non ha la patente, ha sterzato troppo velocemente perdendo il controllo dell’automobile. Appena dopo l’incidente, le ragazze sono spaventate: «Da lontano mi sembrava di vedere arrivare i Carabinieri e sono fuggita» dice Jessica che è anche quella che urlava e si disperava di più tanto da farsi notare dai passanti. Ha vagato per un po’ con il mento leggermente ferito e sanguinante. «Sono entrata in un paio di pizzerie, volevo nascondermi, ma poi ho preferito continuare a camminare mi sentivo spaventatissima». Alla fine, Jessica ha chiamato gli amici.

IL RAGAZZO FUGGITO

Dopo l’interrogatorio anche lei è stata denunciata per violazione del codice della strada (omesso soccorso e mancata messa a disposizione) ma non per le lesioni semplici di cui invece dovrà rispondere Ioanel. All’appello dell’inchiesta coordinata dal pm Maria Cristina Palaia manca solo Emanuele G. il ragazzo che si è dato alla fuga. Il Gruppo operativo dei vigili urbani l’ha identificato ma aspetta che il ragazzo faccia un gesto di buona volontà presentandosi spontaneamente al Comando e raccontando quello che ha visto.

Sa. Men.

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