LE CIFRE In particolare, una famiglia con un reddito Isee di ventimila euro, che manda il figlio al nido nella fascia oraria 8-18, quest’anno paga 212,69 euro al mese, contro i 174,05 del passato - quasi 400 euro in più l’anno, ossia per i 10 mesi di iscrizione da settembre a giugno - mentre nel 2016/17 si arriverà 232,01. Nella fascia più alta, oltre i 41 mila euro, la retta mensile (sempre per l’orario lungo 8-18) è passata quest’anno da 361,52 a 474,07 euro (oltre mille euro in più per tutto l’anno) fino ad arrivare a 530,35 l’anno prossimo. Con un incremento complessivo, in appena due anni, del 46,7 per cento. Sarà invece confermata l’esenzione del terzo figlio dal pagamento della retta mensile, per le famiglie con un reddito Isee inferiore ai 20 mila euro. Mentre per chi ha un indice Isee tra i 20 mila e i 40 mila euro ci sarà uno sconto del 30 per cento, con la stessa riduzione applicata anche a chi ha due figli iscritti al nido contemporaneamente.
LE STRUTTURE In questo contesto resta di stretta attualità l’ipotesi, contenuta nel documento unico di programmazione 2016-2018 del Campidoglio, di un’apertura ai privati del servizio degli asili nido. Un piano che si tradurrebbe in quattro milioni e mezzo di risparmi per il bilancio del Comune e 712 posti in più per i bimbi romani, con una scossa alle liste d’attesa. Per il 2016, il Campidoglio ha già pronta una lista di 17 nidi per i quali sarà avviata la procedura per la concessione a terzi: Boccioni (II Municipio); Tor Cervara di via Eneide, Giocolandia di via Montecassiano, Bimbilandia di via Bonifacio e Flora (IV Municipio); Casale Prampolini di via Valente (V); Castelverde di largo Rotello, Ponte di Nona di via Crocco e Villaggio Prenestino di via Montegano (VI); Trafusa, Vivanti e Camboni (IX); Il bruco e la mela di via dei Colli Portuensi,Massimina di via Aquilanti e Porta Portese di via Bettoni (XII), Valcannuta (XIII) e Monsignor Antonino Spina di via San Basilide (XIV).
© RIPRODUZIONE RISERVATA