Il pistolero si era allontanato come se nulla fosse. Ad avvantaggiare la sua fuga un equivoco nato sul momento. La revolverata ha fatto scoppiare alcune bottiglie di acqua minerale e inizialmente il titolare ha creduto che si trattasse solo di uno scoppio dei contenitori di vetro. Il giorno dopo, invece, è stata trovato il proiettile.
Ad indagare a fondo sono stati gli agenti del commissariato Tor Carbone che sono arrivati in meno di 48 ore ad identificare l’autore dello sparo: è una guardia giurata, romana di 41 anni. Gli agenti non hanno lasciato nulla al caso. Hanno visionato le telecamere del negozio. Le immagini sono nitide: si vede un uomo avvicinarsi ad una cassa e mettere una mano nel borsello, poi l’esplosione delle bottiglie. Gli investigatori hanno eseguito controlli incrociati sui pagamenti con le carte di credito. Così, passo dopo passo, sono arrivati ad individuare il vigilante autore del colpo di pistola.
L’uomo ha ammesso le sue responsabilità. «Ho infilato la mano nel borsello per prendere il portafoglio. Con un dito inavvertitamente ho premuto il grilletto della mia calibro 9 ed è partito il colpo». Ora gli investigatori hanno mandato l’informativa di reato in Procura. Il pistolero rischia una denuncia per lesioni. Non solo, dalla dinamica dei fatti, si evince che l’uomo portava la sua semiautomatica con il colpo in canna e senza sicura. Un comportamento molto rischioso e che è contrario ad ogni buona regola sulla detenzione di un’arma