Allarme tubercolosi, due malati spariti dai reparti del Gemelli

Allarme tubercolosi, due malati spariti dai reparti del Gemelli
di Laura Bogliolo
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Martedì 1 Luglio 2014, 02:49 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 09:31
Dovrebbero essere in isolamento perch sono affetti da tubercolosi polmonare bacillifera, potrebbero, quindi, tecnicamente trasmettere la malattia.

Ma si sono allontanati dal reparto malattie infettive dove erano ricoverati da maggio: su di loro pende la richiesta di «trattamento sanitario obbligatorio per motivi di sanità pubblica». A proporre il Tso l’ospedale che hanno lasciato (il Policlinico Gemelli) e il Comune che con due ordinanze chiede a Questura, Prefetto e vigili di rintracciare i due pazienti e di riportarli in ospedale usando ogni precauzione per evitare il contatto.



I DOCUMENTI

Le due ordinanze dal titolo «Trattamento sanitario obbligatorio infettivologico» sono state pubblicate ieri sull’Albo Pretorio Capitolino online e sono firmate da Rita Cutini, assessore alle Politiche sociali e dei servizi alla persona. I due pazienti sono entrambi dell’Europa dell’Est, senza fissa dimora. P.E., 46 anni, era stato ricoverato il 4 maggio e «si è allontanato dal reparto di malattie infettive». A richiedere da subito «il Tso infettivologico» è stato il Policlinico Gemelli. I medici, ovviamente, non avevano l’obbligo di trattenerli.



Nell’ordinanza numero 536, protocollo 47411 si legge che «il paziente si allontana abitualmente dal reparto costituendo un pericolo per l’incolumità pubblica». Secondo quanto riportato è «l’ospedalizzazione al momento la sola misura contumaciale applicabile a scopo di contenimento della diffusione della malattia in attesa della auspicata risposta terapeutica». «Il paziente quando reperito - si legge nell’ordinanza - dovrà essere immediatamente ricoverato presso il policlinico Gemelli per essere sottoposto alla necessaria terapia».



MASCHERINE

Le forze dell’ordine sono state allertate per un altro caso simile. Il paziente, N.G., 49 anni, sempre dell’Europa dell’Est, senza fissa dimora, era stato ricoverato il 17 maggio sempre per «tubercolosi polmonare bacillifera».



Si è allontanato mettendo a rischio la sua salute e quella delle persone che lo frequentano abitualmente. «Il posto di polizia del policlinico Gemelli ha inoltrato segnalazione alla Questura affinché in caso di reperimento si provveda utilizzando mascherine protettive del tipo FP3 ad accompagnarlo» in ospedale.



Nell’ordinanza n. 535, protocollo 47349, si parla di richiesta di «ricovero finalizzato al trattamento della malattia infettiva diffusiva di cui è portatore». Si chiede inoltre che il personale coinvolto nella gestione del caso si rivolga personale sanitario per «un programma di prevenzione e osservazione sanitaria». Generalmente non sono molti i casi di richiesta di Tso per malattie infettive, procedimento solitamente effettuato nel settore delle malattie mentali che invece il Gemelli ha richiesto per precauzione.



Esperti dell’Istituto Superiore di Sanità spiegano che la Tbc non è una malattia «altamente contagiosa, perché la dinamica è più lenta: il rischio trasmissione esiste ma non si devono creare allarmismi. Il contagio non è così immediato e può avvenire in ambienti chiusi che si frequentano assiduamente».
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