Roma, albergatori contro il tram a via Nazionale: «Manifesteremo anche noi»

Federalberghi insieme a commercianti e residenti contro le rotaie a via Nazionale. Roscioli: «Ormai i turisti evitano hotel vicini alle tranvie per il troppo rumore»

Roma, albergatori contro il tram a via Nazionale: «Manifesteremo anche noi»
di Fernando M. Magliaro e Giampiero Valenza
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Sabato 16 Settembre 2023, 00:15

La lobby tranviaria che tanto è cara a una certa sinistra in città sta spingendo per realizzare il tram Tva, il Termini-Vaticano-Aurelio, nel silenzio degli ecologisti, rifiutandosi di utilizzare i nuovi bus totalmente elettrici che Atac sta acquistando con i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma gli albergatori romani non ci stanno perché il passaggio del mezzo proprio sotto le camere farà allontanare i turisti, costretti a sentire il forte stridìo durante le loro vacanze nella Capitale. C’è chi con coraggio investe su Roma e continua a farlo recuperando spazi in vista del Giubileo. È l’esempio dell’Hotel Mondial, di via Torino, a 50 metri da via Nazionale. 
Il gruppo romano Omnia Hotels ha ottenuto un finanziamento di 27,5 milioni di euro per acquisire e ristrutturare lo stabile a pochi passi da via Nazionale e dal Teatro dell’Opera. E l’amministratore delegato del gruppo, Francesco Lazzarini, è preoccupato. La sua impresa è cresciuta nel corso di questi anni e, con l’acquisizione del Mondial, arriva a quota otto alberghi. «Il nostro investimento è ingente, crediamo nella città e nel suo sviluppo - racconta - La qualità dell’accoglienza è fondamentale. Allo stesso tempo però siamo preoccupati per un’opera impattante anche sui rumori come il Tva». Federalberghi, con il suo presidente Giuseppe Roscioli, rincara la dose: «Serve concentrarsi sui filobus, sui bus elettrici e non sui tram - dice il capo degli albergatori della Capitale - Ben vengano imprenditori disposti a investire, ma bisogna aiutarli non con proposte distruttive». «I tram sono una soluzione vecchia, non nuova - aggiunge Roscioli - Molte città stanno puntando sui filobus proprio perché hanno un impatto di gran lunga inferiore. Ormai i turisti sanno che i mezzi come i tram fanno troppo rumore». Federalberghi ha intenzione di unirsi alle manifestazioni di protesta anti-Tram che stanno organizzando Federmoda e l’associazione dei commercianti di via Nazionale proprio per far valere le loro ragioni contro un’opera che «devasterebbe una strada che già vive una situazione complessa». 

FRONTE DEL NO

Il fronte dei contrari è sempre più nutrito: taxi, sindacati dei vigili urbani, Confcommercio, Confesercenti, l’Associazione commercianti di via Nazionale, l’Associazione delle Botteghe Storiche, l’Associazione residenti del Centro storico. Tutti contro un’opera che viene considerata invasiva, con «altissimo rischio» per i beni archeologici e i palazzi monumentali del centro e che taglierà in due le strade. Niente aree carico e scarico merci, niente aree previste per la raccolta dei rifiuti delle utenze non domestiche. Ancora: tre zone, Termini e Repubblica, via IV Novembre e piazza della Rovere con l’Ospedale Santo Spirito in Sassia, a fortissimo rischio paralisi a causa della realizzazione della linea.
In Campidoglio, il centrodestra si muove: il capogruppo di Forza Italia-Udc, Marco Di Stefano, ha annunciato l’avvio della raccolta firme per una seduta straordinaria del Consiglio comunale.

Il presidente della commissione Trasparenza, Federico Rocca (FdI) ha aperto alla disponibilità di convocare una commissione per la mancata trasparenza del procedimento. E il capogruppo della Lega, Fabrizio Santori, ha presentato una richiesta di seduta congiunta delle commissioni Statuto, Mobilità e Urbanistica rilevando la violazione dell’obbligo di partecipazione della città ai processi decisionali. 

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