Via Nazionale, i negozianti: «In piazza contro il tram, progetto sbagliato»

La posizione di Assocommercianti e Federmoda

Via Nazionale, i negozianti: «In piazza contro il tram, progetto sbagliato»
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 15 Settembre 2023, 06:16

«Siamo pronti a scendere in piazza contro il Tva». Lo dicono il presidente di Federmoda, Massimo Bertoni, e il presidente dell'Associazione commercianti di via Nazionale, David Hayon.
«Ci stiamo coordinando», fanno sapere i due presidenti che aggiungono: «Stiamo decidendo la data, verso la metà di ottobre, e le modalità con le quali effettuare la protesta, se un sit-in a via Nazionale stessa oppure in piazza del Campidoglio o sotto l'assessorato alla Mobilità».
Entrambi, Hayon e Bertoni, sin dall'inizio si sono espressi in modo molto netto contro l'opera in sé e contro le modalità di realizzazione: «Nessuno è mai venuto qui a interpellarci. Nell'era delle Pec non può essere che non ci sia modo di sentire le realtà del territorio», dice Hayon. E Bertoni: «Un progetto calato dall'alto senza nessun ascolto di chi da 70 anni lavora a via Nazionale».

L'OPERA

Il sempre più contestato progetto del Comune è quello di costruire una nuova linea tranviaria da Termini a Vaticano (piazza Risorgimento) e all'Aurelio (piazza Giureconsulti), la Tva. La linea partirebbe dalla stazione Termini con il capolinea sotto Palazzo Massimo proprio di fronte l'ingresso della Soprintendenza di Stato alle Belle Arti. Da lì, passando per piazza della Repubblica, via Nazionale e piazza Venezia, i binari dovrebbero percorrere via del Plebiscito e corso Vittorio Emanuele fino al Tevere. Poi, superato il Tevere a Ponte Vittorio, un ramo, passando sotto Passetto di Borgo e via Porcari arriverebbe a piazza Risorgimento. L'altro, transitando davanti l'Ospedale Santo Spirito in Sassia e facendo la Galleria sotto il Gianicolo, superata porta Cavalleggeri prenderebbe tutta via Gregorio VII fino al capolinea a piazza Giureconsulti.

LA LISTA CONTRO

Contro l'opera, voluta dalla lobby filotranviaria della sinistra e nel silenzio degli ecologisti si sono schierati i residenti del Centro storico, i sindacati dei Vigili urbani, i tassisti e tutta una serie di associazioni del mondo imprenditoriale romano: Confcommercio, Confesercenti, Federmoda, Federalberghi, Associazione commercianti di via Nazionale, considerano la nuova linea inutilmente invasiva e facilmente sostituibile con i nuovi bus elettrici che Atac sta già acquistando e che consentirebbero di coprire la tratta senza cantieri e eliminando vibrazioni e stridii.

I PROBLEMI

Già in conferenza di servizi, la Soprintendenza ha espresso un parere subordinato a una decina di pagine di prescrizioni pesantissime sulla salvaguardia di aree archeologiche, monumenti medievali o palazzi rinascimentali dagli «altissimi rischi» determinati dal tram.

Anche molti archeologi - come Umberto Broccoli o Paola Manetto, presidente dell'Associazione Archeologica romana - hanno evidenziato le stesse lacune nel progetto.


Poi ci sono i problemi di viabilità. Il progetto del Tva prevede in tre punti delle strettoie che, in caso di problemi possono paralizzare interi quadranti. Il primo è l'asse dal capolinea di Termini a piazza della Repubblica con i binari accoppiati a fianco ai giardini di via Einaudi e una sola corsia per senso di marcia per tutto il resto del traffico: Il secondo è via IV novembre da largo Magnanapoli a piazza Venezia con l'allargamento dei marciapiedi e tutto il traffico a saliere e scendere incolonnato. Il terzo è piazza della Rovere e l'Ospedale Santo Spirito in Sassia. A questi, va aggiunto il fatto che a piazza della Repubblica si radunano tutti i cortei e le manifestazioni che si svolgono a Roma: in quei casi i trasporto pubblico viene deviato ma il tram sarebbe cancellato. E manca l'analisi sulle cerimonie a piazza Venezia che comportano anch'esse deviazioni per i bus.
Infine, ci sono i problemi non considerati legati sia al carico e scarico delle merci che alla raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche: fra via Nazionale e il Tevere non ci sono aree per queste attività.
 

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