«No, no, no, no e no»: Urbano Sacchetti è deciso, il tram Termini-Vaticano-Aurelio sotto la Basilica di San Giovanni dei Fiorentini non deve passare. «Questa è la chiesa di San Filippo Neri. Quella dove è sepolto il Borromini. La chiesa storica della comunità dei fiorentini a Roma. Un edificio unico al mondo. Il tram qui sotto è una cosa inconcepibile». Il marchese Sacchetti non è solo l’erede di una delle storiche famiglie dell’Italia del Rinascimento, al pari dei Medici (di cui erano nemici) o degli Sforza, dei Colonna, dei Borghese, degli Orsini o degli Altieri, ma è anche il presidente dell’Arciconfraternita dei Fiorentini, proprietaria della Basilica. Basilica nella quale, per inciso, si trova la tomba della famiglia dei marchesi Del Grillo, alla quale appartiene anche “quel” marchese Onofrio Del Grillo, realmente esistito e realmente cameriere segreto del Papa, che ha ispirato il celebre omonimo film di Mario Monicelli con una delle migliori prove di Alberto Sordi.
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IL TVA, I NO E LE CRITICITÀ L’ennesima bocciatura arriva sul progetto del Comune, bandiera di vecchi politici in disarmo, circuito di pseudo ambientalisti e della lobby pro tram tanto cari a una certa sinistra, di realizzare una nuova linea tranviaria fra Termini (palazzo Massimo), il Vaticano (piazza Risorgimento) e l’Aurelio (piazza Giureconsulti).
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VIBRAZIONI «La chiesa già oggi risente delle vibrazioni al passaggio del traffico. Figuriamoci quando dovesse transitare il tram qui sotto», spiega il marchese Sacchetti confermando quanto detto anche dal parroco, don Roberto. «Non possiamo che essere contrari. Ci vuole buon senso quando si progettano le cose, buon senso e conoscenza della città. E qui non ci sono». Il problema delle vibrazioni e della staticità delle aree archeologiche, degli edifici rinascimentali e delle chiese monumentali del centro storico è stato evidenziato anche dalla Soprintendenza nel proprio parere condizionato sul progetto in cui si parla di «altissimo rischio».