Rapina choc a Termini, pistola al collo a una donna: aggrediti due turisti Usa

La coppia stava rientrando in un b&b quando è stata avvicinata da due balordi

Rapina choc a Termini, pistola al collo a una donna: aggrediti due turisti Usa
di Camilla Mozzetti
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Martedì 18 Aprile 2023, 22:23 - Ultimo aggiornamento: 22:38

Stavano solo rientrando nel bed&breakfast dove, dagli Stati Uniti, avevano prenotato una stanza. E sì, era tardi per girare ancora fra le strade di Roma ma questo non giustifica quello che poi è toccato loro in sorte. Uno dei due turisti è stato preso al collo e alzato da terra, seppur di pochi centimetri. L’aria per alcuni secondi ha smesso di passare. Alla compagna è andata peggio: si è ritrovata una semiautomatica puntata al collo.

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Rapina choc a Termini

Rapinati da due giovanissimi stranieri che, in barba alla “tenera” età vantavano già un curriculum di rispetto per precedenti analoghi.

Entrambi sono stati arrestati velocemente dalla polizia anche grazie alla capillare copertura del territorio che proprio su Termini è andata intensificandosi negli ultimi mesi. Di fatto però si è consumata una rapina a mano armata. È andata così: nella notte fra il 13 e il 14 aprile scorsi in via Vicenza, pochi passi da piazza Indipendenza, dietro alla stazione Termini.


LA DINAMICA
Due turisti statunitensi, un uomo di 25 anni e una donna di 23 anni da compiere il prossimo agosto, stavano rientrando in ostello intorno alle 4.30 del mattino quando, uno dei due arrestati - Aymen El Mansouri, nato in Libia, classe 2002 - dopo aver seguito la coppia, si è avventato sull’uomo, afferrandolo per il collo, portandogli via dalle tasche della giacca 50 euro e un IPhone 13 e strappandogli dal collo una collana d’oro. La sua compagna che era lì vicino è stata raggiunta dall’altro arrestato, Mohamed Moussa, tunisino, classe 2004 che ha attraversato la strada quando il suo compagno ha afferrato al collo l’uomo e, armato di una semiautomatica, gliel’ha puntata al collo. Alla donna sono stati portati via 250 euro, una collana d’oro con un crocifisso a mo di ciondolo e la borsa dentro la quale c’erano i documenti, il portafogli e una carta di credito. 


L’ARRESTO
I due preso il “bottino” si sono poi dileguati per le strade che abbracciano il principale scalo ferroviario della stazione ma la coppia ha avvisato immediatamente le forze dell’ordine tramite il portiere della struttura. In pochi minuti sul posto sono arrivate due volanti del Distretto Viminale: gli agenti acquisite le descrizioni degli aggressori da parte delle vittime hanno poi visionato le immagini del sistema di videosorveglianza della struttura che, fortunatamente avevano ripresa l’intera dinamica. Da lì sono partite le ricerche che, in pochissimo tempo, hanno portato la polizia a fermare i due stranieri. Intorno alle sei del mattino sono stati trovati in via del Castro Pretorio all’angolo con via dei Mille. Proprio in quell’area dove qualche settimana fa era stato smantellato un insediamento abusivo. I due (uno dei quali entrato in Italia illegalmente) non hanno opposto particolare resistenza e addosso, gli agenti, hanno trovato la refurtiva che è stato poi consegnata alle vittime. Nelle tasche il libico e il tunisino avevano altri soldi, molto probabilmente provento di un precedente furto o rapina ma non c’era la pistola. I due cellulari sottratti agli statunitensi sono stati ritrovati grazie all’applicazione “Trova il mio IPhone” usata dalle vittime su un’impalcatura, usata forse abitualmente per nascondere la refurtiva, ma nessuna traccia dell’arma usata. Questa verrà tuttavia ritrovata, qualche ora più tardi dai carabinieri della compagnia piazza Dante che durante un controllo e avvisati di quanto accaduto in via Vicenza hanno fermato un egiziano classe 2003 con addosso l’arma usata quasi certamente nella rapina di via Vicenza. L’uomo è stato denunciato a piede libero per porto abusivo di armi. 
 

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