Ama, boom di multe ai locali: cento sanzioni in pochi giorni, in molti non avevano pagato la Tari

Da Trastevere a Campo de' Fiori, i blitz degli ispettori nelle piazze della movida

Ama, boom di multe ai locali: cento sanzioni in pochi giorni, molti non avevano pagato la Tari
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 12:42

Non solo buttano i rifiuti dove capita - anche davanti ai monumenti - ma spesso non pagano nemmeno la Tari. Con i blitz notturni davanti a bar e ristoranti nelle zone della movida, soltanto nelle ultime due settimane di agosto Ama ha scoperto (e multato) un centinaio di esercenti che non rispettavano le regole basilari nella raccolta porta a porta per le und, le utenze non domestiche: differenziare la spazzatura, mettere vetro o plastica (se non ci sono gli appositi bidoncini) dentro buste di plastica, riporre a orari prestabiliti i materiali davanti alle vetrine dei loro locali in attesa del ritiro da parte delle ditte impegnate nella raccolta. E in molti casi, durante gli stessi controlli, si è anche scoperto che i titolari di bar e ristoranti erano in arretrato anche con il pagamento della Tari, la tassa della spazzatura. Una situazione, molto preoccupante, che ha spinto la municipalizzata di via Calderon de La Barca, ad accelerare un accordo con la Città metropolitana per mettere in campo cento agenti della polizia locale dell'ex Provincia, che lavoreranno con i venticinque verificatori nell'organico dell'azienda.

 

Da piazza Navona

Nella seconda decade di agosto i verificatori Ama, insieme con i vigili del gruppo Nad (Nucleo ambiente e decoro) di Roma Capitale, hanno organizzato una serie di controlli a sorpresa nelle zone della movida, dove sono maggiormente presenti ristoranti, bar, pub e minimarket. Ai primi hanno partecipato anche il presidente (Daniele Pace) e il neo direttore generale (Alessandro Filippi): tutti regolarmente in borghese, tutti alla ricerca di esercenti che conferivano i materiali nel modo sbagliato.
Queste operazioni hanno riguardato i punti più caotici del centro storico (come i già citati Campo de' Fiori e piazza Navona), Trastevere, Testaccio, San Lorenzo, il Pigneto e Ponte Milvio.

Le maggiori infrazioni riscontrate riguardano il non corretto posizionamento della spazzatura, da far poi ritirare alle ditte delle Und: è stata esposta, messa in strada, negli orari sbagliati e non davanti ai locali. Sono stati scoperti in flagrante anche titolari di bar e ristoranti che buttavano i materiali negli angoli più nascosti delle strade limitrofe oppure nei cassonetti destinati alle famiglie. E c'è pure chi si dimenticava di fare la differenziata o di utilizzare i sacchi trasparenti, preferendo le vecchie e brutte buste nere. La sanzione, in questi casi è di 177 euro. Ma verificatori di Ama e vigili del Nad si sono imbattuti quasi nel 30 per cento dei casi anche in esercenti che erano morosi sul pagamento della Tari.

I blitz continueranno anche nelle prossime settimane. Anche perché durante la scorsa primavera, ad acuire la crisi dei rifiuti che ha riguardato molti quartieri della Capitale, molti cassonetti erano pieni anche per il materiale conferito da negozianti e titolari di bar e ristoranti. In quest'ottica Ama sta per chiudere un accordo con la Città metropolitana, che a sua volta fornirà alla municipalizzata cento agenti della sua polizia locale da utilizzare come verificatori, affiancando i pochi presenti in azienda. Gli agenti si occuperanno principalmente di controllare il corretto conferimento della spazzatura da parte degli esercenti, durante le ore diurne come quelle notturne. Ma avranno anche il compito di accertare che nei condomini i residenti rispettino i dettami della differenziata. Non è escluso un loro impiego anche nei presidi nelle zone più periferiche, dove vengono buttati senza autorizzazione ingombranti e materiale di risulta, creando piccole discariche a cielo aperto.
 

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