Roma, sorpreso a rubare una moto: devasta il pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito

Un 35enne ha dato in escandescenze, avventatosi sulle porte a vetri del reparto, danneggiandole insieme arredi sanitari e apparecchiature mediche

Sorpreso a rubare una moto, devasta il pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito
di Raffaele Marra
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Sabato 22 Ottobre 2022, 07:03

Notte di follia e paura al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito quella di giovedì scorso dove un 35enne ha dato in escandescenze, avventatosi sulle porte a vetri del reparto, danneggiandole insieme arredi sanitari e apparecchiature mediche di altri locali dello stesso presidio dove era in attesa di essere medicato, seminando il terrore tra pazienti e personale medico. A quel punto i carabinieri entrati in azione lo hanno bloccato nuovamente. L'uomo, un romano con precedenti, era stato fermato dai militari vicino piazza Mazzini dopo aver cercato di rubare una motocicletta in via Giuseppe Ferrari. Proprio lì era nata una colluttazione con il proprietario, che lo aveva scoperto in flagranza di reato mentre stava cercando di neutralizzare il sistema d'allarme per portarsi via il veicolo, è stato bloccato all'arrivo di alcune pattuglie dei carabinieri della compagnia Trionfale chiamati da alcuni passati che avevano notato il parapiglia. Prontamente bloccato e denunciato per rapina impropria è stato trasportato in codice giallo al nosocomio di Lungotevere in Sassia, mentre la vittima del tentato furto è stata condotta in ambulanza al Policlinico Umberto I. Alla fine della serata, dai referti è emerso che nonostante entrambi abbiamo riportato lesioni, dopo essere stati medicati sono stati dimessi con alcuni giorni di prognosi l'autore del tentato furto in più è stato denunciato per tentata rapina e danneggiamento e lasciato a piede libero in attesa di processo.

Una serata triste per i romani che scoprono ancora una volta due problemi importantissimi: il primo riguarda il dilagare della microcriminalità nella strade e il secondo la violenza nei presidi ospedaliere verso i sanitari. «È una notizia che mi ha sorpreso che sia accaduta in quella zona di Prati più tranquilla di quelle di via Cipro o Trionfale, - dice il consigliere di FdI e presidente della Commissione Trasparenza del I Municipio Stefano Tozzi - ci sono zone dove questi episodi accadono più frequentemente come quelle vicino il Tevere (da Lungotevere Testaccio e che arriva fin sotto lo Stadio olimpico al confine del XV municipio, ndr), ma la nostra situazione più grave è l'Esquilino Termini e Castro Pretorio, una zona pericolosa e che è degenerata nell'ultimo periodo con la chiusura del sottopasso Turbigo, tra via Giolitti e via Marsala che è alle spalle della Stazione Termini.

L'altro nervo scoperto - continua il consigliere - è la sicurezza nei pronti soccorsi, chi vive ai margini, i senza fissa dimora, gli spacciatori, chi abusa di droghe, spesso viene portata a buon ragione dalle forze dell'ordine negli ospedali per procedere al Tso (trattamento sanitario obbligatorio) ma quando si rendono conto vanno in escandescenza. Presto affronteremo il tema con prevenzione e controllo soprattutto con le forze dell'ordine». Sono proprio meno di venti giorni i due casi che hanno interessato due ospedali: il primo riguardava una donna moldava di 48 anni che prese a calci e pugni la porta del pronto soccorso e aggredì il personale sanitario di turno al San Carlo di Nancy di via Aurelia. Il secondo al Santo Spirito dove una 42enne georgiana senzatetto entrò di nascosto e rubò il cellulare di un medico.

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