Roma, baby gang devasta il negozio bengalese e picchia il titolare

Roma, baby gang devasta il negozio bengalese e picchia il titolare
di Mara Azzarelli
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Lunedì 10 Ottobre 2016, 07:51
Dacce na busta: suonava più o meno così la pretesa di un gruppo di ragazzini che l'altro pomeriggio sono entrati in un minimarket gestito da cittadini del Bangladesh vicino alla stazione Lido Centro a Ostia. I quattro minorenni, il più piccolo ha quattordici anni e il più grande diciassette, hanno fatto irruzione pretendendo la merce senza sborsare un soldo in cambio. Il titolare del negozio, spaventato ma intenzionato a non sottostare a quella prepotenza, non esegue l'ordine. Un affronto, per la baby gang. I quattro giovani hanno reagito come una banda di malviventi navigati. Hanno iniziato a mettere a soqquadro il negozio. Buttato la merce per terra, fatto cadere le scatole dagli scaffali. Spaccato la vetrina. Il titolare del negozio ha provato a difendere la sua attività ma non c'è riuscito. Ad un certo punto ha temuto che se ne andassero anche con i soldi della cassa: ha così chiuso la porta. Ma quel gesto deve essere sembrata una reazione ai ragazzini che hanno scatenato un putiferio. Alcuni di loro hanno iniziato a picchiare il commerciante. L'uomo si è difeso ma la gang non si fermava. Spinte, calci e pugni nemmeno fossero i personaggi di un videogioco. Senza calcolare che quell'uomo che avevano davanti stava solo difendendo il suo lavoro. Fortunatamente dei passanti hanno chiamato i carabinieri che, arrivati nel negozio, hanno aiutato quel poveretto a liberarsi dalle grinfie di quei minorenni violenti.

IL PARAPIGLIA
I militari hanno riportato un po' la calma anche se quei ragazzini continuavano a sostenere di avere ragione. «Siamo minorenni non ci può fare niente» dicevano. Nel piccolo negozio vicino alla stazione sono corsi anche i genitori che, davanti a quel parapiglia, hanno difeso i loro figli. Questo malgrado il titolare del negozio fosse stato nel frattempo accompagnato al pronto soccorso con un labbro spaccato e un occhio gonfio. Se l'è vista male anche uno dei ragazzini costretto, anche lui, a ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale Grassi per un occhio nero e una mandibola dolorante. Malgrado la difesa dei genitori i giovani adesso finiranno in tribunale. I carabinieri li hanno denunciati per danneggiamento e lesioni. Se le indagini dovessero confermare quanto dichiarato dal titolare del negozio, il fatto quindi che uno dei ragazzini abbia infilato le mani nella cassa e afferrato i soldi, i giovani dovranno difendersi anche da un'accusa di tentata rapina.