Roma, turista spagnola aggredita, palpeggiata e rapinata all'alba: ennesima violenza a Termini

La giovane stava rientrando in hotel: «Mi ha buttato in terra toccandomi»

Roma, turista spagnola aggredita, palpeggiata e derubata all'alba: ennesima violenza a Termini
di Marco De Risi e Camilla Mozzetti
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Domenica 23 Aprile 2023, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 10:19

«Mi ha colpito alle spalle e mi sono ritrovata in terra, a faccia avanti, ha iniziato a toccarmi ma non parlava poi mi ha rubato il cellulare e la borsa». È ancora sotto choc la turista spagnola di vent’anni che, ieri mattina all’alba, è stata aggredita in via Marsala mentre stava rientrando nella casa vacanze che aveva prenotato per un breve soggiorno nella Capitale. Stazione Termini: passa un’altra notte e si denuncia l’ennesima violenza. A soli dieci giorni dalla rapina a mano armata che due giovani stranieri hanno firmato sempre in zona, non lontano da piazza Indipendenza. Per quel caso - le vittime erano statunitensi e la donna si è ritrovata puntata al collo una pistola - gli aggressori sono stati rintracciati ed arrestati. Stavolta, invece, l’uomo (probabilmente un nord africano) è riuscito a farla franca. Tutto avviene in pochi minuti. Su Roma si sta facendo giorno, la ragazza rientra dopo una serata trascorsa con amici: è sola. 

Rapina choc a Termini, pistola al collo a una donna: aggrediti due turisti Usa

LA DINAMICA
Nessuno che le cammini al fianco, poche persone intorno ancora addormentate o stordine dall’alcol.

In un attimo si sente afferrare dalla schiena e finisce in terra. Con la coda dell’occhio vede solo un uomo completamente vestito di nero dal volto travisato che non parla ma inizia a toccarla, con insistenza nelle parti intime del corpo fino ad afferrare il cellulare e la borsa per poi fuggire. Quell’uomo non parla, non dice nulla, la vittima resta in terra, stordita, poi si alza grazie all’aiuto di qualche passante che dà l’allarme e commenta a distanza di poche ore: «Qui è ormai terra di nessuno». Sul posto arriva la polizia e il personale del 118 ma fortunatamente la ragazza, oltre allo choc, non necessita del trasferimento in ospedale. Iniziano le indagini e la “battuta” del territorio ma del suo aggressore non c’è traccia. Lei purtroppo non è riuscita a fornire elementi utili o una descrizione idonea a stilare un identikit. Si spera che le telecamere di zona diano nelle prossime ore qualche risposta anche se questo, stando alla descrizione dell’uomo, potrebbe quasi certamente non essere sufficiente: che identità si può dare ad un uomo vestito di nero con il volto travisato? Laddove si riuscisse ad arrestarlo dovrà rispondere di violenza sessuale e rapina ma intanto si cerca con i residenti di zona sempre più sbigottiti. 

LA RABBIA DEL QUARTIERE
«Qui non si vive più, nonostante i controlli delle forze dell’ordine anche uscire di sera o al mattino presto pure per portare fuori il cane è motivo di preoccupazione», dice Antonio a pochi metri da piazza Indipendenza. «Le figlie dei miei amici girano tutte con lo spray al peperoncino in borsa, non vanno ormai più da sole e quando rientrano si fanno scortare, per non parlare di quei poveretti che arrivano tardi alla stazione». Termini e il groviglio di strade, le viuzze che costeggiano la stazione e che appunto nonostante i controlli restano teatro di furti, aggressioni, rapine. L’ultima come ricordato solo qualche giorno fa. Gli aggressori furono rintracciati dalla polizia grazie all’applicazione “trova il mio IPhone” delle vittime. Sostavano in via dei mille all’angolo con via del Castro Pretorio. Sbandati, senza tetto e senza fissa dimora continuano ad avere il monopolio della zona. A volte si aggrediscono anche tra di loro e per poco, in più di un’occasione, non ci è uscito il morto. Risse e accoltellamenti per pochi soldi, per un urlo o per una parola fuori posto. Sempre a Termini una rissa tra stranieri ha portato uno dei partecipanti a salvarsi per un pelo. E poi la droga, lo spaccio, la prostituzione di minori. Si trova di tutto intorno a Termini in quel sottobosco che c’è e pure si vede e che continua a spaventare un’intera città.
 

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