Fontana di Trevi record: ripescati 1.6 milioni di euro in monete. Nella vasca anche orologi, anelli e denti

Viaggio nel locale Caritas che raccoglie le monetine recuperate dal monumento

Il record di Fontana di Trevi: 1,6 milioni di euro in monete. Nella vasca anche orologi, anelli e denti
di Valentina Panetta e Luisa Urbani
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 23:10 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 11:53

Dalla chela di un gambero a una dentiera. E poi orologi, bracciali, anelli, fiches da poker e plettri per suonare. Quello che cela la Fontana di Trevi è un “mondo” fatto non solo di monetine lanciate dai passanti, ma anche di strani oggetti che finiscono in uno dei monumenti più famosi al mondo. Set cinematografico di celebri film e meta prediletta dei turisti che, come da tradizione, vanno in piazza Trevi per gettare una monetina nella fontana. Un gesto intorno al quale ruotano diverse leggende. Secondo alcuni chi lancia una moneta nell’acqua mettendosi di spalle avrà la garanzia di tornare a Roma. Secondo altri chi lo fa può esprimere un desiderio nella speranza che si avveri presto. Un’azione che è diventata leggenda, ma di cui pochi conoscono i dettagli, soprattutto quasi nessuno sa dove vadano a finire i soldi che vengono gettati lì. «Si tratta di centinaia e centinaia di euro che, 3 o più volte a settimana, vengono raccolte dai dipendenti di Acea, allertati dalla polizia locale che presidia la piazza» spiega Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, che dal 2006 gestisce i fondi che vengono accumulati grazie al recupero delle monete. 

Fontana di Trevi, dove finiscono le monete? Nel 2022 abbiamo raccolto 1,4 milioni di euro

L’ITER

Una volta ripescati, gli oggetti vengono portati in un deposito per essere lavati, smistati e consegnati ai bisognosi. «Oltre alle monete arrivano anche cose insolite come dentiere o occhiali.

Un giorno addirittura una chela di un gambero. I bracciali però - dice Fabrizio Marchioni, volontario Caritas - sono gli oggetti che troviamo più spesso. Capita infatti che nel lanciare la moneta il gioiello si sganci e cada in acqua». Quanto alle monete, invece, «provengono da tutto il mondo. Non solo euro - prosegue il direttore - ma anche dollari e sterline. Le valute straniere vengono separate dagli euro per essere poi cambiate». 

LA CIFRA 

In totale, nel 2022, «abbiamo raccolto oltre 33 mila chili di monete corrispondenti a 1.432.953,74 euro. Si tratta - spiega Trincia - di un record da quando gestiamo i fondi. E secondo le stime quest’anno la somma supererà il milione e mezzo». Cifre che vengono destinate ai più bisognosi grazie ai progetti della Caritas. «Tolti i costi di gestione della raccolta, che corrispondono a circa il 6% del totale, il resto dei soldi viene usato per aiutare persone in difficoltà economiche e malati di Alzheimer. In particolare - continua Trincia - quasi duemila famiglie hanno potuto usufruire degli Empori della solidarietà. Si tratta di cinque strutture - simili a un supermercato - in cui, grazie a una tessera consegnata da noi, le persone possono fare la spesa. Ma ci sono anche le mense sociali dove abbiamo offerto quasi 53 mila pasti». 

I CENTRI

Non solo sostegni alimentari. Sono stati finanziati anche progetti di inserimento lavorativo che hanno consentito a 70 disoccupati di trovare un impiego e sono state aiutate persone che non avevano la possibilità di pagare le bollette. Molte anche le attività dedicate ai piccoli come i «Centri per bimbi fino a 3 anni, che servono per accompagnarli in percorsi di inserimento sociale» o il Centro di aggregazione giovanile al cui interno ci sono «una scuola di italiano per stranieri oltre ad alcuni laboratori ludico-ricreativi» conclude il direttore.
Lo scorso anno poi sono state assistite 26 persone malate di Alzheimer. Tutte ospitate a Casa Wanda, centro diurno dove vengono organizzate attività per contrastare i segni della malattia degenerativa.
Insomma, quello del lancio della moneta è un semplice gesto, frutto di una leggenda, che però può aiutare migliaia persone.

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