I NUMERI
I dettagli forniti dall'assessorato al Bilancio: «Ama ha comunicato che il costo del servizio per il prossimo anno sarà di 718,220 milioni di euro che con l'Iva sale a 722 milioni. Per accordi interni, però, si è proceduto a determinare una diminuzione dei costi, attraverso la previsione di una prima ottimizzazione e una lotta serrata all'evasione che Ama stessa ha stimato in 19 milioni di euro. L'importo complessivo del servizio per il 2017, così, sarà di 771 milioni di euro a carico dei cittadini, cioè circa l'1,6% in meno rispetto al 2016». Dal 2017 è prevista l'internalizzazione della riscossione della tariffa da parte del Comune.
Un altro assessore, Massimo Colomban, ieri, in consiglio comunale, ha corretto le affermazioni della collega all'Ambiente Paola Muraro, che aveva promesso l'internalizzazione della Multiservizi, «diventerà un'azienda partecipata di primo livello, al 100 per cento del Campidoglio». Colomban, parlando nell'Aula Giulio Cesare invasa dai dipendenti della Multiservizi che hanno contestato la maggioranza accusandola di retromarcia («siete come tutti gli altri») ha precisato: «Stiamo cercando di fare il possibile e l'impossibile per salvaguardare i posti di lavoro. Ma quello che ha promesso l'assessore Muraro... Ecco, probabilmente non era ancora uscito il dettaglio della legge». Fischi dai dipendenti. Alla fine è stata approvata da M5S una mozione con due opzioni: «Impegniamo la Giunta a verificare ed eseguire tutte le procedure giuridicamente percorribili per rendere la Multiservizi una società di primo livello o a verificare, in ogni caso, tutte le possibili alternative e procedure atte a garantire la massima tutela dei livelli occupazionali e, nel contempo, il più elevato livello del servizio».