Spoil system M5S, dopo 19 anni Ruberti lascia Zètema

Spoil system M5S, dopo 19 anni Ruberti lascia Zètema
di Laura Larcan
3 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Giugno 2017, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 08:25

Tira aria di addio alle armi in casa Zetema. Qualcuno più ironicamente le definisce le cime tempestose della cultura. La società municipalizzata, infatti, motore del sistema culturale capitolino (tra musei, mostre, progetti di valorizzazione) perde una figura chiave. Storica, verrebbe da dire se si considera che sono 19 anni che ne segue l'attività. Albino Ruberti, amministratore delegato e presidente, lascia l'incarico. A fronte della dura legge dello spoils system targato Cinquestelle. Nessuna porta sbattuta, ma un diplomatico «finisco il mandato» visto che sono venuti a mancare «i presupposti per restare». Insomma un'uscita di scena con stile per il manager dei beni culturali prima di un valzer di poltrone che non avrebbe riconfermato la sua. La decisione sarebbe maturata lo scorso martedì dopo un incontro con l'assessore alla Cultura e vicesindaco Luca Bergamo che sul suo futuro alla guida di Zetema non avrebbe dato rassicurazioni.

L'ANNUNCIO UFFICIALE
L'annuncio ufficiale potrebbe avvenire il prossimo martedì 6 giugno quando lo stesso Ruberti al fianco di Bergamo e del sovrintendente Claudio Parisi Presicce presenterà in conferenza stampa a Palazzo Braschi i dati d'attività di Zetema (partecipata al 100% del Comune di Roma) tra mostre e nuovi progetti. Il mandato per Ruberti, classe 68, manager di lungo corso, che è anche amministratore delegato di Civita Cultura Holding e chiamato da Nicola Zingaretti a guidare nel 2015 il Comitato del Lazio per l'Expo di Milano, è scaduto lo scorso 27 aprile. La giunta Raggi ha indetto un bando per la selezione dei nuovi vertici e nell'attesa dei tempi burocratici per la nuova nomina, a Ruberti era stata prospettata una proroga di qualche mese. E senza la chance di una riconferma. Nessuna prospettiva di continuità, insomma.

LA FIRMA DEL CONTRATTO
E sì che è stato proprio Ruberti a guidare lo scorso 9 maggio la firma attesissima del nuovo contratto di servizio con durata triennale (dato inedito) tra Zetema e l'amministrazione, con validità dal primo aprile 2017 al 31 dicembre 2019. Un contratto importante che deve tener fede anche al nuovo piano di riorganizzazione delle istituzioni culturali voluto da Bergamo. Dove il Macro viene scorporato dalla Sovrintendenza per traslocare nell'azienda speciale Palaexpo, dove il sistema dei teatri di cintura e il Globe Theatre vengono accorpati al Teatro di Roma, e la Casa del Jazz passa sotto l'egida del Parco della Musica. Non solo. Ma anche dove vengono ridotti i servizi di Informagiovani (da 15 a 12 opetatori) e del call center culturale 060608 (due ore in meno). E c'è da dire che Zetema è stata la prima società in forza capitolina a portare a casa il contratto, mentre restano in stand by in Campidoglio ancora quelli per il Palaexpo, Teatro di Roma e Auditorium. Come a dire, Ruberti ha retto il timone fino all'ultima burrasca. E in queste ore ha spedito a tutto il personale di Zetema la lettera di saluto commosso. «Dopo 19 anni lascio Zetema, società pubblica che non ha mai intaccato il patrimonio messo a disposizione dall'Amministrazione comunale - scrive Ruberti - Abbiamo un bilancio sano, un contratto triennale e tutti gli indicatori positivi, quali la crescita dei visitatori dei musei e dei siti, la crescita della Roma Pass, progetti innovativi in corso e in fase di progettazione e tante capacità tecniche». Il brindisi di congedo è programmato per il 10 giugno.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA