Sta lottando fra la vita e la morte in un letto d’ospedale, operato d’urgenza con la giugulare recisa. È stato salvato a notte fonda dai medici del pronto soccorso del Gemelli, quando ormai sembrava spacciato. Ma la sua situazione rimane gravissima. Ad essere ferito è stato un egiziano di 25 anni, a causa di una feroce un’aggressione subita a Boccea da parte di un connazionale che è stato catturato dalla polizia in tempo di record. Il corpo a corpo finito nel sangue è avvenuto verso le 22.30 di giovedì in un tratto di via Domenico Tardini, poco distante dalla Pineta Sacchetti. La strada è frequentata da cittadini egiziani che vi si riversano dopo la giornata di lavoro. Una piccola comunità che ascolta musica e beve birra. Sembrava che fosse una situazione tranquilla, una serata d’estate come tante altre e invece, nel giro di pochissimo, la situazione è precipitata.
LA RICOSTRUZIONE
È accaduto che un egiziano di 30 anni ha spintonato il connazionale di 25.
I SOCCORSI
La polizia ha fatto un “blitz” perfetto. L’equipaggio di una volante è arrivato dopo pochi minuti nel luogo dell’aggressione. Gli agenti si sono fatti descrivere i dati somatici del violento da qualche testimone che hanno anche descritto come era vestito. Ecco che nella vicina piazza dei Giureconsulti il responsabile è stato bloccato dagli investigatori. A tradirlo anche alcune macchie di sangue sui vestiti, prova provata che era lui ad aver usato il coltello. Lama trovata per terra in via Domenico Tardini. Per ora, rimane da chiarire il movente del tentato omicidio. La vittima non è in grado di parlare, mentre l’arrestato ha detto cose confuse. Nei prossimi giorni se l’egiziano in ospedale si riprenderà sarà lui a spiegare cosa sia accaduto di tanto grave da sfociare in un fatto di sangue così feroce.