Roma, banda del buco in azione: banca rapinata all’Aurelio. «Se fate i bravi, non vi succederà nulla»

Piazza Irnerio, in due entrano nella filiale attraverso un foro aperto nel locale accanto

Roma, banda del buco in azione: banca rapinata all’Aurelio. «Se fate i bravi, non vi succederà nulla»
di Marco De Risi e Alessia Marani
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 07:10

«Se fate i bravi, non vi succederà nulla». Così i due rapinatori, pistole in pugno, che ieri mattina alle 8,27 hanno fatto irruzione all’interno del Banco Desio di piazza Irnerio si sono rivolti ai tre dipendenti, tra cui una donna, e al direttore che se li sono ritrovati di fronte. I due, un 40enne e un 46enne romani, pluripregiudicati, con i volti travisati da un passamontagna e da una maschera di Anonymus, sono sbucati da un foro praticato nella parete confinante con un locale di una ex erboristeria rimasto sfitto per anni. Ma il loro piano non lo avevano affatto ben studiato e, soprattutto, non avevano calcolato che i clienti - ieri già in fila per prelevare dal bancomat nell’anti-ingresso della filiale - avrebbero potuto scorgerli da dietro al vetro e dare l’allarme facendo fallire il colpo.

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E così è stato.

I due sono stati arrestati, altri due complici sono fuggiti. «I nostri clienti hanno visto quei due puntarci le pistole addosso, sono scappati via terrorizzati - racconta il direttore dell’agenzia - ma subito dopo è arrivata la polizia e le volanti hanno circondato il palazzo. Sono stati bravi, arrivati in tanti e a sirene spente». In pochi minuti all’Aurelio si scatena il putiferio. Tra via Baldo degli Ubaldi e la piazza ipertrafficata piombano all’istante diverse volanti. Molti inquilini si affacciano alle finestre, tanto è il trambusto. «Gli agenti sono scesi, hanno subito visto due giovani che avevano come dei caschetti sulla testa, hanno intimato loro di fermarsi, di alzare le mani, li hanno fatti sdraiare a terra e li hanno ammanettati - spiega un testimone, un commerciante bengalese - sembrava la scena di un film. Ho avuto tanta paura, il cuore mi batteva forte».

Negli uffici del commissariato Aurelio, interrogati anche dai colleghi della Squadra Mobile finiscono il 40enne e il 46enne. Ma con loro ci sarebbero stati almeno altri due complici. «Dovrebbero avere fermato anche una terza persona, mentre uno dei pali è fuggito via su un monopattino e si è dileguato in metropolitana», racconta un barista. In cielo si alza l’elicottero a caccia dei fuggitivi. I poliziotti, intanto, acquisiscono le immagini registrate dalle videocamere della banca e della farmacia di fronte. «Quel negozio era chiuso da tre anni poi qualche giorno abbiamo visto riaprire la saracinesca per la ristrutturazione», aggiunge il barista. In zona parlano di «sedicenti operai moldavi». Nel blitz i rapinatori avrebbero portato via tra i 30 e i 40mila euro, restituiti dalla polizia alla filiale, le loro armi erano caricate a salve. Clamoroso quest’estate il colpo della banda del buco in via Innocenzo XI, sempre all’Aurelio: il tunnel crollò sul 34enne che lo stava scavando, a salvarlo intervennero i pompieri. Alla fine del 2019 un colpo molto simile a quello di ieri avvenne all’Intesa San Paolo di piazza Sonnino a Trastevere. La direttrice vide spuntare un rapinatore dal foro nel muro e diede l’allarme mettendolo in fuga. 

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