Roma, in periferia il bus "a chiamata": la fermata si prenota via app. Come funziona il progetto che parte da Massimina

Su alcune linee saranno gli utenti a dover richiedere l'arrivo del mezzo pubblico

Roma, in periferia il bus "a chiamata": la fermata si prenota via app. Come funziona il progetto che parte da Massimina
di C.R.
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 08:06

Il quartiere di Massimina, situato nella periferia occidentale di Roma, tra via Aurelia e via Portuense, si appresta a inaugurare il servizio di trasporto pubblico basato su bus "a chiamata", a partire da maggio.

L'iniziativa - che ha avuto un precedente circa vent'anni fa, durante l'amministrazione di Walter Veltroni - punta a risolvere il problema dell'accessibilità alle fermate degli autobus in zone dove le strade sono troppo strette per i mezzi ordinari. La sperimentazione del servizio, finanziata con un milione di euro provenienti da fondi europei e della durata di sei mesi, è stata inizialmente prevista per gennaio ma è stata posticipata fino a maggio.

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LE CARATTERISTICHE

Ogni veicolo deve essere dotato di Gps e garantire l'accessibilità ai diversamente abili con la predisposizione per almeno due carrozzine.

Il piano richiede che ogni veicolo abbia una capienza di 9 posti, incluso l'autista. Il costo del servizio - stimato inizialmente a 900 mila euro nel 2017, quando fu proposto dal M5s allora al governo in Campidoglio - è ora salito a un milione di euro, a causa dell'aumento dei prezzi e dell'inflazione. Uno degli obiettivi strategici inseriti nel documento unico di programmazione (Dup) 2018-2020 prevedeva infatti «l'introduzione di un servizio sperimentale di bus a chiamata nelle aree caratterizzate da una domanda debole».

Tradotto: su alcune linee saranno gli utenti a dover richiedere l'arrivo del mezzo pubblico, con un app sul cellulare o, per le persone meno avvezze alla tecnologia, attraverso una telefonata a un numero verde, con il prezzo del biglietto o dell'abbonamento che resta analogo a quello ordinario. Secondo i tecnici dell'agenzia Roma servizi per della Mobilità, la finestra temporale scelta è stata dettata dalla scadenza dei fondi entro ottobre. Durante questo periodo, gli abitanti di Massimina potranno usufruire del servizio prenotando un mini bus tramite un'applicazione e utilizzando la propria Metrobus Card Roma.

L'UTILIZZO

Per usufruire del servizio, gli utenti dovranno registrarsi sull'applicazione dedicata e ricevere un codice identificativo per effettuare le prenotazioni. Il mini bus si fermerà solo alle fermate concordate tramite l'app, garantendo uno spostamento flessibile dalle ore 5,30 alle 24, sette giorni su sette. Il vantaggio per l'azienda è evidente: meno corse e con mezzi più piccoli, che costano di meno. Per l'utenza, in teoria, ci sarebbe una maggiore comodità: invece di aspettare bus che, comunque, passano dalle fermate ultraperiferiche con intervalli molto lunghi, si potrebbe tarare il servizio alle reali esigenze, con tempi d'attesa comunicati in tempo reale sull'app. Tuttavia, la scelta di avviare la sperimentazione tra maggio e ottobre ha sollevato alcune critiche da parte dei consiglieri municipali, che hanno evidenziato l'esclusione dell'utenza scolastica durante i mesi estivi. «Molti cittadini subiscono il disagio di vivere a notevole distanza da qualsiasi fermata dell'autobus, magari perché nel loro quartiere le strade non sono adatte al transito di grandi mezzi - sottolinea Linda Meleo, capogruppo capitolina del Movimento 5 stelle ed ex assessora alla mobilità nella giunta di Virginia Raggi - Con questo servizio, tuttavia, diventerebbe possibile utilizzare un'app per prenotare una sorta di "mini-bus", ottenendo un utile passaggio fino alla fermata più vicina. Il progetto pilota si svolgerà in zona Massimina e prevede l'investimento di fondi europei». Meleo esprime «soddisfazione per questo passo in avanti nell'iniziativa da noi avviata, che mira a colmare un gap importante nella mobilità cittadina, incoraggiando la coesione territoriale e l'abbandono dell'automobile a favore del trasporto pubblico».

 

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