Il Terminillo amplia i suoi parcheggi con l'area del residence “Tre Faggi”

Il Terminillo amplia i suoi parcheggi con l'area del residence “Tre Faggi”
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 6 Luglio 2023, 00:10

RIETI - Il Comune di Rieti potrebbe utilizzare l’ampio piazzale retrostante il residence “Tre Faggi” nell’ambito del piano di rimodulazione del piano dei parcheggi al Terminillo. E’ l’ipotesi in fase di studio fra le stanze di Palazzo di Città, da quando l’ente (come già anticipato da Il Messaggero ad inizio maggio) ha deciso di avviare l’ampio piano di rimodulazione degli stalli di sosta nel centro storico di Rieti, nelle sue aree esterne più limitrofe ed al Terminillo, forte adesso anche della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma. 

La sentenza. A dare il via alla possibilità che i novemila metri quadri del piazzale retrostante i Tre Faggi possano essere inclusi all’interno del piano di rimodulazione dei parcheggi è la sentenza emessa il 28 dicembre 2022 dalla sezione usi civici della Corte di Appello di Roma, la quale ha dato ragione al Comune di Rieti (difeso dall’avvocato del Foro di Rieti Mario Petrucci) nel procedimento che ha visto contrapposto l’ente alla società “Autorimessa Pian de Valli” (rappresentata dagli avvocati Lorenzo Aureli e Roberto Renzi).

Una vicenda lunga oltre vent’anni, quella che ha generato il contenzioso tra Comune e società, nata nel giugno del 2000 quando il Comune (all’epoca guidato da Antonio Cicchetti) attraverso una determinazione dirigenziale avviò la procedura di esproprio del piazzale retrostante il residence per realizzarvi infrastrutture turistiche. Prima di quell’atto e in rispetto del Piano regolatore, l’area era stata destinata a parcheggio pubblico dalla “Compagnia Belvedere Tre Faggi” – la quale aveva provveduto al riempimento della valletta e alla realizzazione della massicciata stradale – e poi dal Comune, che aveva realizzato l’asfaltatura. 

Il passo indietro. Ma quando nel 2000 Palazzo di Città occupò d’urgenza l’area, scoprì anche che quello spazio era di proprietà del demanio collettivo, interrompendo così la procedura d’espropriazione soltanto ben undici anni dopo, nel 2011.

Nel 2002, però, l’Autorimessa Pian de Valli aveva prima inviato una diffida al Comune, chiedendo all’ente l’acquisizione sanante dell’area e la corresponsione di un indennizzo per quanto sofferto tra espropriazione e realizzazione delle opere e poi, in conseguenza del silenzio del Comune, aveva fatto ricorso al Tar del Lazio. Nel 2014, i giudici del tribunale amministrativo avevano condannato il Comune al risarcimento del danno procurato dall’occupazione illegittima: il Consiglio di Stato aveva respinto la richiesta di sospensiva avanzata dall’ente, e così Palazzo di Città si era rivolto al Commissario per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, sostenendo che l’appartenenza di quel terreno al demanio vanificava ogni atto di espropriazione emesso dall’ente e quindi, di conseguenza, anche l’obbligo di risarcimento nei confronti della società privata. 

Nel 2019, il commissario aveva disposto la riconsegna degli spazi all’amministrazione dei beni civici di Vazia, ma il successivo ricorso dell’Autorimessa ha trasferito il procedimento alla Corte di Appello di Roma, dove però infine la sezione usi civici ha stabilito che i terreni oggetto della causa sono parte del dominio collettivo, dando quindi ragione al Comune. 

Il progetto. Sancita la proprietà demaniale, adesso tutto torna nelle mani dell’Amministrazione dei beni civici di Vazia, con la quale il Comune dovrà interloquire nel caso intenda utilizzare i novemila metri quadri retrostanti il residence. Nell’ambito del piano di rimodulazione dei parcheggi c’è infatti sia l’intenzione di mantenere gli spazi di parcheggio già esistenti a Pian de’ Valli (e di sottoporli a pagamento durante i fine settimana, così da garantire una rotazione dei posti disponibili), che quella di trovare aree disponibili per la creazione di nuovi stalli di sosta. A tale scopo, quindi – in forza della sentenza della Corte di Appello di Roma – il Comune guarda ora con interesse al grande spazio retrostante il residence.

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