Rieti, variante Covid: tre i casi sospetti

Vaccinazioni
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 30 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Sono tre e riguardano due persone residenti a Rieti e una a Fara Sabina, i campioni sospetti sottoposti ai pre–test di biologia molecolare, per appurare se si tratti di infezioni da variante. A cinque giorni dall’arrivo dei pre-test alla Asl di Rieti, ieri la metodologia è stata applicata, per la prima volta, a tre tamponi per capire se i dubbi emersi in sede di indagine epidemiologica siano fondati. In quel caso, la parola finale spetterà allo Spallanzani, ma intanto sarà possibile attivare tempestivamente le misure di contenimento che in caso di mutazioni del virus differiscono dai canonici 10 giorni di quarantena con test finale, ma consistono nell’isolamento di 14 giorni dal caso indice e doppio tampone: uno a tempo zero, subito dopo il contatto e uno in uscita. «Oggi (ieri, ndr) valorizzeremo i primi campioni attraverso questa metodologia - ha annunciato Assunta De Luca, direttore sanitario della Asl di Rieti, ieri, ai microfoni di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella - perché abbiamo forti sospetti di variante in base all’indagine di contact tracing che abbiamo eseguito in cluster che abbiamo qui a Rieti». Alla metodologia si fa ricorso nel momento in cui i tracciamenti e le caratteristiche del contagio spingono i medici del Sisp a credere di essere di fronte a una mutazione del virus. I campanelli di allarme scattano in base al tipo di sintomatologia accusata dal malato, al fatto che sia un episodio di re-infezione o sia positività successiva alla somministrazione del vaccino. Le varianti sono molteplici, ma i pre-test in uso presso la Asl reatina consentono di isolarne tre tipi: inglese, brasiliana e sudafricana. «Si tratta di una sonda - ha illustrato De Luca a Tagadà - ossia una piccola molecola che intercetta la parte del virus variata. Quando la sonda è messa nella piastra dov’è il campione biologico, questo viene portato in un amplificatore che permette l’aggancio più facilitato della molecola all’eventuale presenza del frammento variato sul gene. Riusciamo ad avere il risultato in 4 ore. E in caso di conferma viene inviato tutto allo Spallanzani dove viene eseguito il test definitivo di sequenziamento genomico. Il pre-test ci dà una buona indicazione perché la sondina individua il tratto di virus che in letteratura è riconosciuto essere come variante inglese, brasiliana, sudafricana». 

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