RIETI - La Provincia di Rieti avvia lo studio geologico per la messa in sicurezza della Vallonina, che collega Leonessa a Terminillo, chiusa ormai da quasi due anni. A Palazzo d’OltreVelino scatta dunque l’ora dei primi interventi sul campo, finalizzati a mettere in sicurezza il versante di Iaccio Crudele, giudicato dall’Azienda strade Lazio il punto più critico dell’intera panoramica, attualmente chiusa a causa del rischio di caduta massi.
Le operazioni. I fondi per l’intervento sono quelli messi a disposizione dall’ordinanza numero 64 del 6 settembre 2018, firmata dal commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, attraverso la quale sono stati stanziati due milioni e mezzo di euro a favore delle opere previste per la Regione Lazio, tra le quali, per la strada turistica del Terminillo, figura la «bonifica dissesti gravitativi per crolli e ribaltamenti sulla località Iaccio Crudele, interessata anche da valanghe». Il presidente della Provincia, Mariano Calisse, spiega: «Abbiamo avviato i sondaggi geologici per progettare l’intervento di messa in sicurezza che fa capo alla Provincia. Stiamo procedendo secondo il crono-programma stabilito: una volta avviata la progettazione, lo studio geologico dell’area è primario rispetto a qualsiasi ipotesi progettuale, richiede l’affidamento a una ditta specializzata e rappresenta il 30 per cento dell’intera opera di messa in sicurezza. E una volta arrivati le risposte e tutti i risultati di queste indagini, torneremo, carte alla mano, da Astral per richiedere nuovamente la possibilità di un’apertura, quantomeno a senso unico alternato, perché siamo sicuri che queste possibilità ci siano».
Le idee progettuali relative alla messa in sicurezza, secondo Calisse, sono due: «Le ipotesi in campo sono due - prosegue il presidente della Provincia. - Mettere in sicurezza l’intero versante oppure realizzare un sottopasso scatolare.