Quattro delle sei persone arrestate, tra le quali il farmacista reatino Giovanni Petrini, sono state rimesse in libertà in quanto le misure cautelari che li avevano portati in carcere, sono state annullate per mancanza di motivazione e mancanza di motivazione autonoma delle esigenze cautelari ma, soprattutto, per l’assenza dei gravi indizi di colpevolezza.
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