Botte alla nuova fiamma
del marito: moglie nei guai

Botte alla nuova fiamma del marito: moglie nei guai
2 Minuti di Lettura
Martedì 23 Settembre 2014, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 19:55
MAGLIANO - Era stata lasciata dal marito per una donna pi giovane di lui di diversi anni: finisce in una spedizione punitiva a casa della nuova fiamma dell'uomo. Il giudice di pace di Macerata ha condannato ieri ad una multa e al risarcimento dei danni una 49enne di Magliano Sabina e un 26enne di Viterbo (fidanzato della figlia della donna).



Tutto ha inizio quando lui lascia la moglie e inizia una relazione con una donna più giovane di lui di 10 anni. La moglie però non prende bene la nuova relazione dell'uomo e decide di affrontare la nuova fiamma del marito. Per farlo, una sera di febbraio del 2012 la donna, Rosella Narduzzi, 49 anni di Magliano Sabina, parte insieme al fidanzato della figlia, Mirko Porri, 26 anni di Viterbo, alla volta di Macerata. Giunti in città raggiungono contrada Furiasse, dove vive la nuova compagna del marito.



Lì, secondo la ricostruzione dell'accaduto fatta dall'accusa, sostenuta dal pm Francesca D'Arienzo, si sono fatti aprire la porta dalla madre della donna. Quest'ultima era al piano superiore e dormiva. Dopo essere entrati, la donna e il fidanzato di sua figlia sarebbero saliti al piano superiore e sarebbero entrati in camera da letto. Lì hanno trovato la nuova compagna del marito della donna e, dice ancora l'accusa, l'avrebbero aggredita e picchiata. La donna ha riportato ferite giudicate guaribili in 5 giorni.



Anche il padre della donna sarebbe stato aggredito dalla coppia, riportando anche lui una prognosi di 5 giorni. Narduzzi era inoltre accusata di aver minacciato la sua rivale: «Io andrò in galera ma tu finisci al cimitero», le avrebbe detto.

Al processo, svoltosi davanti al giudice di pace di Macerata, la Narduzzi è stata condannata a una multa di 1.500 euro e Porri a una contravvenzione di 1.200 euro. Oltre a questo sono stati condannati a risarcire le parti offese di 5mila euro.



Al processo si sono costituiti parte civile le due vittime dell'aggressione, assistiti dall'avvocato Patrizia Palmieri. Il giudice ha disposto che gli imputati risarciscano le spese di costituzione di parte civile. Dopo la sentenza, il legale degli imputati ha ribadito come i suoi clienti si dicano estranei ai fatti e contestino in toto le accuse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA