Rieti, Stefano Boeri: «Non possiamo avere
l'affanno dell'autentico: dobbiamo anche
riflettere sulle sfide del futuro».

Stefano Boeri
di Marzio Mozzetti
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 18:55
RIETI - "Non possiamo avere l'affanno dell'autentico". Così è intervenuto l'architetto Stefano Boeri, alla presentazione del libro "Ai piedi della Laga" promosso dalla Fondazione Varrone. Una riflessione sulla ricostruzione bisognosa di aggrapparsi al passato, ma come ha proseguito Boeri: "Non possiamo esimerci dal riflettere su come affrontare le sfide del futuro e le relazioni con la natura".

Il volume, curato da Paola Refice, soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti, Monica Grossi, soprintendente ai Beni Archivistici e Bibliografici del Lazio e Paolo Iannelli, soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma, con il coordinamento editoriale di Giuseppe Cassio, ispettore di zona della Soprintendenza, è stato presentato dopo il saluto del presidente della Fondazione Antonio D'Onofrio.

A chiudere l'incontro è stato il vescovo di Rieti, Domenico Pompili che ha detto: "I luoghi liminari come quelli del sisma devono superare il complesso atavico di autosufficienza".  Questo può avvenire solo con il potenziamento delle infrastrutture, un tema giunto al "punto di non ritorno". Ricordando la recente Amatriciana Stg e facendo un paragone, Pompili ha spiegato che occorre un passo di qualità e che la ricostruzione dovrà essere "Rigenerazione in un territorio dove le ferite sono ancora lancinanti".
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