Il volume, curato da Paola Refice, soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti, Monica Grossi, soprintendente ai Beni Archivistici e Bibliografici del Lazio e Paolo Iannelli, soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma, con il coordinamento editoriale di Giuseppe Cassio, ispettore di zona della Soprintendenza, è stato presentato dopo il saluto del presidente della Fondazione Antonio D'Onofrio.
A chiudere l'incontro è stato il vescovo di Rieti, Domenico Pompili che ha detto: "I luoghi liminari come quelli del sisma devono superare il complesso atavico di autosufficienza". Questo può avvenire solo con il potenziamento delle infrastrutture, un tema giunto al "punto di non ritorno". Ricordando la recente Amatriciana Stg e facendo un paragone, Pompili ha spiegato che occorre un passo di qualità e che la ricostruzione dovrà essere "Rigenerazione in un territorio dove le ferite sono ancora lancinanti".
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