Rieti Sport Festival, si è chiusa in bellezza la settima edizione col padel solidale. Foto

Rieti Sport Festival, si è chiusa in bellezza la settima edizione col padel solidale. Foto
di Mattia Esposito
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Domenica 12 Giugno 2022, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 21:42

RIETI - Si è chiusa davvero in bellezza la settima edizione del Rieti Sport Festival. La cornice è stata quella dell'Asso Sporting Club, dove è andata in scena una giornata di padel e solidarietà verso l'Unicef, rappresentata da Paolo Rozera, Direttore Generale di Unicef Italia.

 

Tanti i vip e gli amici di Stefano Meloccaro che sono arrivati per dare il loro contributo: Max Gazzé, Pierdavide Carone, Andrea Scanzi, Paolo Di Canio, Gianluca Graziani, ma soprattutto Stefano Tonut, celebre giocatore di basket italiano e ambasciatore Unicef, che ha donato alcune maglie autografate che verranno messe all'asta in beneficienza. Nel frattempo in giro per la città e al PalaSojourner, sono continuate le esibizioni della moltitudine di discipline sportive che hanno accompagnato questa ma anche tutte le edizioni del Rieti Sport Festival. 

Al termine del torneo di padel spazio ai premi assegnati sul palco.

Prima un riconoscimento per tutti coloro che hanno preso parte alla giornata, ma anche ai professionisti di padel arrivati all'Asso per dare una dimostrazione ai tanti presenti. Bellissima esibizione musicale di Pierdavide Carone sulle note di Lucio Dalla e Luicio Battisti, poi le consuete interviste di Stefano Meloccaro con Max Gazzè ed Andrea Scanzi, che hanno chiuso la giornata e ricevuto il premio. 

La mattinata con Marino Bartoletti

La mattinata della quarta giornata del Festiva dello Sport del Centro Italia, si apre con l’incontro pubblico con Marino Bartoletti all’ombra di un Ulivo nel centro sprotivo dell’Asso Sporting Club. «Se ti dico che il patron si chiama Battisti, siamo a Rieti, che ti viene in mente?» Chiede il giornalista Stefano Meloccaro in apertura della “ chiacchierata” con uno dei più grandi giornalisti sportivi nonché geniale autore televisivo, scrittore, esperto di musica. «Pensieri e parole…!» risponde Bartoletti e sin dalle prime battute emerge subito la doppia anima del giornalista forlivese, autorevole esperto di sport e musica e con anedotti proprio su Lucio Battisti, Lucio Dalla che lo chiamava Bartolettino, Enzo Ferrari e su i più iconici nomi del panorama sportivo e musicale, ha incantato il pubblico mattutino del Festival.

«Quando ancora non avevo i baffi, non sono nato con i baffi, volevo fare il giornalista è ho fondato Pressing, ero direttore, redattore, facchino, procacciatore di pubblicità, stampatore, scrivevo tutto io con tanti psudonimo tra cui Lamberto Trinotati, il mio anagramma e ricordo che un giorno porprio Lucio Dalla ha organizzato una serata per raccogliere fondi per il giornale che aveva difficoltà ad andare avanti».

Bartoletti ha evidenziato che ha sempre fatto questo mestiere con “amore artigianale” e provenire dalla provincia lo ha aiutato a non perdere la meraviglia e rimanere umile: «A Roma non ci sono questi volti che vedo oggi, non ci sono queste strutture curate con tanto amore. Fiero di essere figlio di artigiani che lavoravano con le mani e con il cuore».

Incalzato dal giornalista Meloccaro, Bartoletti ha espresso il suo sapere enciclopedico anche sul Festival di San Remo, spaziando su episodi seri e faceti, arrivando con pindarici collegamenti anche al suo incontro con Radivoj Korać, cestista jugoslavo, considerato uno dei migliori giocatori europei nella storia del basket, ricordando il grande amore di Rieti per il basket, sport che anche lui ha fatto in gioventù. In conclusione della lunga intervista in cui un attento pubblico è rimasto in religioso silenzio, Bartoletti ha annunciato in anteprima da Rieti la notizia che farà il suo terzo libro che completa la trilogia Cena con gli Dei (Premio Bancarella), il Ritorno degli Dei, e s’intitolerà La discesa degli Dei. Il giornalista forlivese ha ricevuto il Premio Rsf consegnato da Roberto Tavani, Delegato allo Sport del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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