Rieti, la scuola di Villa Reatina sarà
demolita e poi ricostruita nello
stesso posto dove si trova ora

Rieti, la scuola di Villa Reatina sarà demolita e poi ricostruita nello stesso posto dove si trova ora
di Alessandra Lancia
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Giovedì 3 Agosto 2017, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 12:53
RIETI - «La scuola di Villa Reatina (nella foto) verrà abbattuta e ricostruita esattamente dov’era, e lì continuerà a funzionare a beneficio del quartiere dov’era nata». L’assessore Antonio Emili mette un punto fermo nella querelle sulla nuova scuola di Villa Reatina. Sgomberata dopo la scossa del 30 ottobre, dichiarata totalmente inagibile, la «Majorana» è una delle due scuole cittadine inserite nel primo piano stralcio della Ricostruzione, con un finanziamento di 4,6 milioni di euro.

La giunta Petrangeli aveva optato per l’abbandono dell’edificio di Villa Reatina e la costruzione di una scuola primaria a Campoloniano, così da fare «polo» con la nuova scuola media. Cicchetti aveva promesso tutt’altro, e ora si stringe su abbattimento e ricostruzione a Villa Reatina, una sorta di «dov’era, com’era», naturalmente in sicurezza.

LA SPIEGAZIONE
«L’amministrazione comunale ha preso la sua decisione, sulla scorta dei pareri dei tecnici che hanno seguito il caso. Per quanto riguarda invece il “Marconi” si procederà con l’adeguamento sismico della struttura esistente», dice ancora Emili. E questo significa che a settembre le lezioni per scuola dell’infanzia, primaria e media riprenderanno altrove. Dove è ancora da decidere: «Abbiamo sul tavolo le quattro manifestazioni di interesse avanzate dai privati (spazi all’Asi, un complesso di nuova costruzione a Piazza Tevere, l’ex Casa dell’Agricoltura di via Moisé di Gaio, l’ex Hotel Quinto Assio al Nucleo industriale, ndr), faremo le nostre verifiche e valutazioni e poi decideremo il da farsi». Punto interrogativo anche sulla «Basilio Sisti», i cui lavori di miglioramento sismico sono in corso ma non è ancora chiaro se finiranno in tempo per la riapertura dell’anno scolastico e se eventualmente saranno compatibili con le lezioni. Nei mesi scorsi non lo erano.

LA SITUAZIONE
Poi c’è il tema delle altre scuole, sul cui stato di salute il Comune aspetta il report del Critevat. «Stanno lavorando, a breve ci verranno rimessi i risultati», aggiunge Emili. E lì davvero si può aprire un mondo, perché parliamo di edifici i cui deficit strutturali erano stati già censiti dal rapporto della Regione Lazio del 2011 senza che si registrasse nel frattempo alcun intervento migliorativo da parte dell’amministrazione comunale. E i terremoti che si sono succeduti solo nell’ultimo anno certo non possono aver migliorato le cose.

«La situazione delle scuole è a tutti gli effetti la priorità del momento», spiega il neo assessore a Urbanistica e Lavori pubblici. E su questo si è aperto un canale di comunicazione tra Comune e Comitato Scuole sicure. Certo, il tempo stringe: settembre è alle porte, la «lista Braga» delle scuole in e out potrebbe rendere agosto ancora più bollente di quanto già non lo sia.

 
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