Rieti, donna scomparsa, il parroco: «Silvia non può essersi tolta la vita»

La frazione reatina di Cerchiara
di Renato Retini
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Sabato 3 Settembre 2022, 00:10

RIETI - «Silvia Cipriani era in fervida attesa e non vedeva l’ora della riapertura al culto della chiesa di San Michele Arcangelo di Cerchiara, avvenuta lo scorso 17 agosto. Non credo che si sarebbe mai suicidata». La 77enne ex postina in pensione, scomparsa lo scorso mese di luglio, il 22 per la precisione, viene descritta dal parroco di Cerchiara - don Denny Thakidiyil - come una fervente cattolica, pia e religiosa, una persona attiva nella comunità cristiana locale di cui faceva parte, condividendo con parrocchiani e fedeli i piccoli impegni e le incombenze relative alla chiesa. Un gesto suicida, un atto contro se stessa per togliersi la vita sarebbe stato qualcosa contro la propria natura, contro Dio e la sua stessa fede religiosa. Lei era sempre presente alle funzioni religiose ma anche attivamente partecipe a tutte quelle piccole operazioni che da qualche mese andavano avanti nei locali della chiesa in quanto - danneggiata dal sisma del Centro Italia del 24 agosto 2016 - aveva poi chiuso i battenti ai fedeli in quanto dichiarata inagibile e pericolante. 
Dopo i lavori di riqualificazione statica e di adeguamento sismico la chiesa era stata riaperta al culto lo scorso 17 agosto al termine di una cerimonia di inaugurazione alla presenza del vescovo Domenico Pompili, del sindaco Daniele Sinibaldi e di altre autorità religiose e civili. L’anziana, in precedenza, aveva preso parte al lavaggio dei paramenti, alla sistemazione di oggetti e suppellettili e alle riunioni di coordinamento e organizzative previste prima della riapertura e per nessun motivo, secondo il parroco, avrebbe mancato a quell’appuntamento così imminente e prossimo e, soprattutto, così importante per lei e al quale aveva dedicato tempo ed energie. Viene allontanata anche dal parroco, dunque, l’ipotesi che la signora Cipriani - al di là di qualsiasi presunta motivazione - si sia tolta volontariamente la vita. 
La sua quotidianità era scandita da una tranquilla routine tipica di una pensionata (l’orto da curare, gli animali da accudire) e tutto ciò che ruotava intorno alla parrocchia di San Michele Arcangelo erano attività di grande interesse per la donna che occupavano una centralità importante nella sua quotidianità.

La Procura. Titolare del fascicolo aperto in Procura, in ordine ai reati di omicidio e occultamento di cadavere, è il sostituto procuratore, Lorenzo Francia.

E’ il pubblico ministero reatino a coordinare le indagini delegate alla polizia di Stato con la squadra Mobile di Rieti attivamente impegnata a 360 gradi a battere ogni possibile traccia che possa orientare le ricerche verso una determinata pista. A breve ci sarà inoltre la ripresa delle ricerche della donna con squadre da terra ma si rimane in attesa di segnali da parte della Questura di Rieti che - nel complicato e misterioso rompicapo della scomparsa della donna - non sembra ancora riuscire a ritrovare il bandolo di questa intricata matassa, rimanendo ancora con le luci spente da 42 giorni. A parte il massimo riserbo tenuto dagli inquirenti al momento nessuno sviluppo o giro di vite che possa fare luce e chiarezza sulla scomparsa di Silvia Cipriani e con lei del suo veicolo, la Fiat Palio di colore grigio metallizzato mai rinvenuta.

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