Donna scomparsa, gli inquirenti seguono la pista del movente economico

Donna scomparsa, gli inquirenti seguono la pista del movente economico
di Renato Retini
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Lunedì 29 Agosto 2022, 00:10

RIETI - Proseguono a ritmo serrato le indagini degli inquirenti sulla scomparsa della 77enne Silvia Cipriani, della quale non si hanno più notizie dal 23 luglio scorso. Indagini ormai indirizzate sull’ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere. Ma quali sono i possibili moventi per un omicidio? E quali invece le motivazioni alla base di un ipotetico gesto estremo posto in atto dalla 77enne? Tante congetture, molte voci che si rincorrono da tempo anche sui social, ma nessuna reale certezza. 

Il mistero. Il giallo della scomparsa di Silvia Cipriani apre inevitabilmente più fronti investigativi e tanti possibili scenari riconducibili alla sua scomparsa come fosse stata improvvisamente sprofondata nel nulla, divenendo un fantasma.

Non è un segreto che l’ex dipendente delle Poste avesse, oltre alla pensione, un piccolo patrimonio immobiliare. Nulla di esagerato ma comunque non irrisorio o trascurabile. La pista del movente economico è una di quelle sulle quali indaga la Procura di Rieti anche eventualmente al fine di poter determinarne l’attendibilità o meno. Tuttavia, non si escludono altre ipotesi investigative legate a vicende passate, l’ingresso di persone esterne nella vita e nella quotidianità della pensionata o cause accidentali a momento non ponderabili. Una matassa piuttosto ingarbugliata per chi indaga e che non porta neanche alla definitiva esclusione di un gesto volontario della donna: un suicidio maturato forse in seguito alla comunicazione inaspettata di una malattia. 

L'altra ipotesi. Dalla testimonianza di una vicina di casa la Cipriani, il giorno precedente alla scomparsa, il 22 luglio, si sarebbe sottoposta ad una visita medica, circostanza che potrebbe far ipotizzare un’estrema decisione non avendo sostenuto il peso di una simile notizia. Oppure, come supposto dalla vicina, un atto suicida maturato dalla stessa natura della donna (descritta come schiva e riservata) che rimasta di fatto senza prossimi congiunti – nella presa di coscienza di avere un male incurabile - non avrebbe voluto gravare su terze persone, come ad esempio il nipote. Oppure nuda e cruda cronaca di un dramma della solitudine. 
L’avanzare dell’età, la vecchiaia ormai prossima e la coscienza di essere rimasta praticamente sola al mondo considerato che la sorella, missionaria in Perù, da tempo non è più in salute.

Per gli inquirenti piste tutte già battute ed ora, secondo gli ultimi sviluppi investigativi sui quali la Procura mantiene il massimo riserbo, si sarebbe finalmente giunti ad un preciso orientamento delle attività giudiziarie e di polizia. Anche perché, nel caso del suicidio, oltre alla donna non si trova più neppure l’auto. E questa è una circostanza davvero strana.

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